I volti dell'umanità che sa aprirsi all'eterno
giovedì 26 luglio 2018
Non è solo il giorno in cui la Chiesa ricorda i nonni di Gesù, i genitori di Maria, ma l'occasione per ricordare che ogni essere umano "è" una storia, è il frutto di un cammino, l'emergere di un senso condiviso, partecipato da chi l'ha preceduto e offerto a chi verrà. I santi Gioacchino e Anna, la cui storia è narrata nei Vangeli apocrifi, rappresentano l'intimità custodita nella vicenda del Dio che si fa uomo: Gesù ha una famiglia, segnata dalle stesse difficoltà delle altre famiglie, ma capace di aprirsi all'eterno. Allo stesso tempo i due nonni santi sono il volto della maestosità dell'annuncio cristiano: nel Risorto si riconciliano le generazioni e si realizza il vero Regno dell'amore che riguarda l'universo intero. La devozione per Gioacchino e Anna - celebrati nello stesso giorno solo dal 1584 - si è diffusa prima in Oriente per giungere in Occidente alla fine del primo millennio.
Altri santi. Sant'Austindo, vescovo (XI sec.); San Giorgio Preca, sacerdote (1880-1962).
Letture. Es 16,1-5.9-15; Sal 77; Mt 13,1-9.
Ambrosiano. Gdc 2,18-3,6; Sal 105; Lc 9,51-56.
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