mercoledì 14 dicembre 2011
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​La manovra varata dal governo Monti vale a regime una stangata da 1.129 euro annui a famiglia. Il calcolo è di Federconsumatori e Adusbef che sottolineano come l'impatto vada ad aggiungersi a quello già determinato dalle manovre approvate dal governo Berlusconi, per un totale di 3.160 euro. Nel 2014 una famiglia di tre componenti con una retribuzione netta di circa 32.000 euro nel 2011 registrerà a seguito delle varie manovre correttive una caduta nella capacità di consumo di circa il 7,6% annuo.In particolare, l'impatto sarà di 197 euro annui per i tagli e di 932 euro annui sul versante delle maggiori imposte. Sul primo fronte il mancato adeguamento delle pensioni oltre i 1.000 euro vale 34 euro all'anno, mentre i tagli agli enti locali ne valgono 163. Per quanto riguarda le tasse, l'aumento dell'Iva viene quantificato in 270 euro all'anno, l'Imu sulla prima casa in 405 euro, quello delle accide della benzina in 120 euro, il bollo sui depositi fino a 5.000 euro in 47 euro e l'addizionale regionale allo 0,3% in 90 euro.Allarmate le due associazioni secondo cui «una delle conseguenze di mancati interventi a sostegno del potere di acquisto delle famiglie con redditi medio-bassi (attraverso politiche fiscali e sostegni sociali) sarà quello di accentuare la recessione economica e le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza».
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