lunedì 29 gennaio 2024
Una delegazione di medici si è recata a Dodoma per gestire la realizzazione di una nuova struttura di ostetricia e ginecologia. L'arcivescovo Baturi: un supporto a favore di donne e bambini
L'ospedale Santa Gemma di Dodoma (Tanzania)

L'ospedale Santa Gemma di Dodoma (Tanzania) - Università Cattolica

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È partita il 27 gennaio la delegazione dell'Università Cattolica e della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs per accompagnare la quarta tappa del Progetto di sostegno alle strutture sociosanitarie della Tanzania, in particolare all’ospedale Santa Gemma di Dodoma, dove è in corso di realizzazione il nuovo reparto per la ginecologia e ostetricia e un servizio di cura specifica per i neonati prematuri, grazie alla collaborazione con l’ateneo e al sostegno finanziario della Conferenza episcopale italiana.

La delegazione, composta dal personale specializzato Gemelli, è guidata da monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'ateneo, che ha seguito fin dall'inizio il progetto. «Ora il progetto cresce ancora e raddoppia gli spazi ospedalieri - sottolinea il vescovo - dedicando tutta la nuova struttura alla ostetricia e ginecologia».

Da molti anni, la Cei sostiene le attività del St. Gemma Hospital con i fondi dell'8xmille. «Si tratta di un supporto a favore delle donne e dei bambini, in una fase particolare per la salute materno-infantile, che pone un'attenzione costante all'accompagnamento delle persone accolte - rileva monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei -. Garantire assistenza e cura, con competenza e sollecitudine, è un modo concreto per farsi prossimi e per promuovere la dignità dell’essere umano».

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