giovedì 11 maggio 2023
AiBi, Anfaa, Associazione Giovanni XXIII, Movimento per la Vita, Difendere la Vita con Maria e altre associazioni chiedono che sindaco, questore, prefetto e il ministro degli Interni intervengano
«Wish for a baby»: fiera della provetta, esposto per fermarla
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Sindaco, prefetto e questore di Milano, oltre al ministro degli Interni, si vedranno recapitare un esposto in cui numerose associazioni cattoliche e aconfessionali impegnate nel sociale chiedono chiarimenti sull’annunciato svolgimento il 20 e 21 maggio in spazi espositivi all’estrema periferia sud-est milanese di «Wish for a baby» (Desiderio di un bambino), iniziativa di «celebrazione di una nuova vita» – come la definiscono gli organizzatori, una società inglese specializzata in fiere di settore – per consentire a genitori in cerca di un figlio di «incontrare gratuitamente i migliori esperti di fertilità di tutto il mondo». Come Avvenire ha documentato con un’ inchiesta (pubblicata su "è vita" il 4 maggio), la manifestazione sembra però più simile a una mostra-mercato della provetta, con aziende (perlopiù spagnole) e relatori che spiegano come diventare genitori attraverso le tecnologie procreative, e ombre su alcune presenze che al di fuori dei confini del nostro Paese (dove resta vietata) commercializzano servizi di maternità surrogata. La stessa fiera, nelle sue edizioni francese e tedesca, ha già offerto tra i possibili servizi a pagamento anche l’utero in affitto, e nella versione milanese annuncia che «i nostri relatori discuteranno anche dell’adeguatezza di un trattamento all’estero», quando in Italia ci sono centinaia di cliniche pubbliche e private a disposizione delle coppie. Per questo nell’esposto si chiede alle autorità «se si siano svolte valutazioni in merito, e quali attività di prevenzione si siano esperite e, in caso in cui a nulla si sia provveduto, ad adottare ogni necessario e opportuno provvedimento corrispondente ai doveri d’ufficio».

A prendere l’iniziativa formale, che obbligherà le istituzioni a capire cosa verrà proposto tra stand fieristici e conferenze, sigle come AiBi, Anfaa, Associazione Papa Giovanni XXIII, Movimento per la Vita, Fondazione Il Cuore in una Goccia, Steadfast International, Difendere la Vita con Maria e Pro Vita e Famiglia. Il loro atto formale segue a ruota l’ordine del giorno firmato dalle consigliere comunali milanesi Roberta Osculati (Pd) e Deborah Giovanati (Lega) e l’interrogazione della deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Luana Zanella al ministro della Salute Schillaci in cui si esprime grande preoccupazione sulla manifestazione ormai alle porte, che l’anno scorso in circostanze analoghe era stata cancellata in extremis dagli stessi organizzatori. È contro le più che probabili implicazioni nella surrogazione di maternità che i firmatari dell’esposto puntano il dito ricordando che essa «mette in gioco il valore fondamentale della dignità umana». Tutto ciò mentre in Parlamento si sta iniziando a discutere un rafforzamento del divieto nella legge 40 esteso a chi si rivolge al mercato estero. Attorno alla fiera della provetta si è creata intanto una rete di oppositori da Fratelli d’Italia, che ha annunciato una raccolta firme sabato mattina in quattro mercati rionali milanesi (Fauché, Papiniano, Lagosta e Benedetto Marcello) ad alcune sigle del femminismo che il 20 maggio presidieranno l’ingresso di «Wish for a baby» per esprimere il loro dissenso.


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