sabato 5 luglio 2025
L’atleta marchigiano affetto dalla patologia rara che colpisce 6mila italiani ha preparato l’impresa con 6 ore di allenamento al giorno. Un messaggio di speranza nel nome dell'amore per la vita
Alessandro Gattafoni, malato di fibrosi cistica, sul suo kayak

Alessandro Gattafoni, malato di fibrosi cistica, sul suo kayak

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È partita sabato 5 luglio alle ore 18 sulla rotta Civitanova Marche-Sebenico (Croazia) la quinta edizione della “125 Miglia per un Respiro”. Si tratta della traversata in solitaria dell’Adriatico a bordo di un kayak promossa dalla Lifc (Lega italiana fibrosi cistica) per dare una speranza alle persone che aspettano una cura.

A idearla nel 2021 l’atleta e paziente-testimonial della Lifc Alessandro Gattafoni, civitanovese classe 1986. «Da bambino – spiega – mi piaceva guardare il mare di Civitanova Marche e sognare un giorno di poterlo attraversare». Ben presto quel sogno si trasforma in un vero e proprio incubo ossessivo. «Ero ancora un adolescente quando mi resi conto che non sarei mai diventato grande per colpa della fibrosi cistica – ricorda oggi –, così decisi che, quando la malattia fosse arrivata troppo avanti, sarei andato incontro alla morte remando su una canoa fino a scomparire dietro l'orizzonte».

Nel frattempo la vita scorre con i suoi ostacoli. Alessandro inizia a praticare diversi sport a livello agonistico, dal calcio al pugilato. Si sposa con Laura Censori e nel 2020 nasce il loro figlio, Giona. Quel sogno che aveva da bambino diventa realtà. «Ora il mare lo avrei attraversato sul serio – dice – per essere di esempio a lui e a tutte quelle persone che come me lottano ogni giorno contro la fibrosi cistica».

Oggi in Italia circa 6mila persone convivono con questa patologia rara e multiorgano, definita spesso una malattia invisibile perché non presenta segni esteriori evidenti. Colpisce principalmente l'apparato respiratorio, causando infezioni polmonari croniche. «Negli ultimi anni si è andato diffondendo un efficace farmaco, il Kaftrio, un modulatore della Cftr che è il gene responsabile della fibrosi cistica. Questo ha consentito di allungare notevolmente l'aspettativa di vita dei pazienti, anche se purtroppo circa il 30% non riesce a utilizzarlo», spiega il presidente nazionale della Lifc Antonio Guarini.

Ed è in particolare a questi pazienti “orfani di cura” che è dedicata l'edizione 2025 della “125 Miglia per un Respiro”. «Idealmente porterò tutte queste persone con me sul kayak», dice Gattafoni, che alterna il suo lavoro part-time come dipendente Enel con un intenso allenamento, circa sei ore al giorno. Frutto dell'amore per la vita e per il mare. E non è un caso se per il figlio ha scelto il nome di Giona, il profeta biblico che si salvò dopo essere stato inghiottito dalla balena. Una vera storia di rinascita e speranza.

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