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Uno scorcio di Londra
«Esiste una grande possibilità che hospice e residenze cattoliche per anziani saranno costretti a offrire il suicidio assistito se il Parlamento di Westminster dirà sì alla legge che lo autorizza. Questa norma, il “Terminally Ill Adults (End of Life) Bill”, minaccia quindi il futuro di queste istituzioni». È la denuncia del primate cattolico di Inghilterra e Galles, cardinale Vincent Nichols, che non esclude la possibilità che hospice e case di riposo riconducibili alla Chiesa cattolica in Gran Bretagna saranno costretti a chiudere se il Parlamento di Westminster dirà un sì definitivo alla legge sulla morte. Si tratta di un nuovo tentativo di varare un provvedimento che ha suscitato molte contestazioni nel dibattito parlamentare e nel Paese (sino a far pensare a un ripensamento) per i suoi contenuti contestati da tutte le associazioni che si occupano di malati e disabili.

Un'immagine della campagna dell'associazione "Care not killing" (Cnk) contro la legge sul suicidio assistito - Carenotkilling.org.uk
«Il nostro Parlamento ha rifiutato emendamenti che avrebbero consentito alle istituzioni cattoliche di non essere coinvolte nel fine vita – scrive il cardinale Nichols –. Così la missione e i valori delle nostre istituzioni rischiano di essere sconfitti dalla nuova legge. Nella maggior parte delle giurisdizioni nelle quali il suicidio assistito è stato legalizzato è stato chiesto a hospice e Rsa di facilitarlo, ed è quindi molto probabile che questo è ciò che succederà nel Regno Unito».