martedì 22 aprile 2025
Negli scritti di Carlo Casini il segno di un legame profondo e intenso con il Pontefice che si è speso per «la difesa della vita nascente» connessa a tutte le fasi e le condizioni dell’esistenza umana
Carlo Casini durante un'udienza con papa Francesco

Carlo Casini durante un'udienza con papa Francesco

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Negli scritti di Carlo Casini sono presenti numerose citazioni di papa Francesco e del suo insegnamento, oltre alla corrispondenza privata. Eccone qualche saggio.

Santo Padre, La ringrazio con tutto il cuore per l’invito che Lei costantemente rivolge alla Chiesa universale di andare “in uscita” verso le “periferie”, di accogliere i lontani, di soccorrere i poveri, di persuadere mostrando la bellezza della vita e della famiglia piuttosto che giudicando e condannando. La simpatia e l'affetto che La circondano ampiamente, anche tra le persone fino ad ora poco sensibili al messaggio della Chiesa, è un evento provvidenziale anche per la difesa della vita umana: finalmente la Sua parola può introdurre persuasivamente il valore della vita nascente nella mente, nel cuore, nella coscienza di molti.

Lettera a papa Francesco, 4 maggio 2016

Le parole di papa Francesco sono autorevoli, solenni, ascoltate da molti. Esse esprimono con completezza le motivazioni dell’impegno per la vita e perciò rendono solida la convinzione di una particolare vocazione a servire “i più poveri tra i poveri”, come santa Madre Teresa di Calcutta chiamava i bambini non ancora nati a rischio di essere uccisi dalle loro madri e dallo Stato con le sue strutture sanitarie. Le parole di Papa Francesco uniscono la franchezza alla misericordia. Egli ha parlato dell'aborto come un crimine paragonabile ad un delitto di mafia (Conferenza stampa del Santo Padre durante il volo di ritorno dal Messico, 17 febbraio 2016), ma ha dimostrato compassione, tenerezza e volontà di conciliazione verso le donne che hanno abortito (Lettera del Santo Padre Francesco con la quale si concede l'indulgenza in occasione del Giubileo straordinario della misericordia, 1° settembre 2015).
"Papa Francesco sulla vita nascente nei primi 5 anni di Pontificato, dal 2013 al 2018" in Movimento per la Vita (a cura di), "Il magistero di papa Francesco sulla vita nascente", Editoriale Romani, 2025

È chiarissimo che, come fece Gesù, papa Francesco desidera incontrare i poveri e le persone lontane dalla fede. Egli è uomo del dialogo. La Chiesa che egli desidera dovrebbe essere simile alla prima Chiesa, povera essa stessa. Per questo Egli è molto amato, è ammirato anche da persone che non hanno la fede e che comunque non frequentano la Chiesa. Per quanto riguarda l'accoglienza della vita nascente in tutto il mondo è contraddittorio che le masse affascinate dal tema della solidarietà, della giustizia sociale, dell'uguaglianza e del progresso, abbiano poi prestato il consenso a idee, programmi e leggi che determinano nel massimo grado la discriminazione, l'oppressione, il rifiuto della solidarietà verso i più deboli innocenti e poveri. È auspicabile una apertura di riflessione su questa contraddizione. Il giorno in cui una conversione di popolo avvenisse nel senso di riconoscere anche nel concepito uno di noi, la promozione della vita raggiungerebbe la vittoria.
"Papa Francesco sulla vita nascente nei primi 5 anni di Pontificato, dal 2013 al 2018" in Movimento per la Vita (a cura di), "Il magistero di papa Francesco sulla vita nascente", Editoriale Romani, 2025

L'ammirazione e l'affetto di cui è circondato papa Francesco anche da parte delle persone “lontane” consente di sperare. Non meraviglia che il Santo Padre accosti quasi sempre il tema della vita nascente ad altre problematiche moderne, come ad esempio la questione ecologica, e parli del bambino non nato insieme ai rifugiati, alle vittime della guerra, ai malati indicando la loro discriminazione come effetto della “cultura dello scarto” e del denaro come scopo della vita. Si tratta di un linguaggio che dovrebbe inquietare coloro che aspirano all'uguaglianza e alla giustizia sociale.
"Papa Francesco sulla vita nascente nei primi 5 anni di Pontificato, dal 2013 al 2018" in Movimento per la Vita (a cura di), "Il magistero di papa Francesco sulla vita nascente", Editoriale Romani, 2025

Sono molto lieto di ciò che Papa Francesco ha scritto ai nn. 213 e 214 dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. In particolare, sono contento dell’affermazione che “la difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in se stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno. La sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana...” Sono molto contento perché Papa Francesco pone il riconoscimento di valore della vita nascente come fondamento dei diritti umani e proprio la riflessione sui diritti dell’uomo è il varco che consente il dialogo tra credenti e non credenti e – in materia di aborto e procreazione artificiale – tra pro life e pro choice. Il collegamento non è nuovo. Basta rileggere l’Evangelium vitae di Giovanni Paolo II, ma in Papa Francesco colpisce l’inserimento del tema giuridico nel contesto dell’amore privilegiato per i poveri e i deboli. La speranza è che la grande attenzione e simpatia verso il pontefice “venuto dalla fine del mondo” per la sua umiltà e la sua insistita attenzione alle “periferie”, trascini con sé anche molti “abortisti” verso la breccia che rompe il muro della incomunicabilità.
"Evangelii gaudium, Dalla parte del più debole. Sempre", in “Sì alla Vita”, dicembre 2013, pp. 36-38

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