venerdì 18 giugno 2021
L'ospedale pediatrico di Genova resta nella sua sede storica ma cambia faccia: un nuovo padiglione, domiciliazione delle cure e sanità a distanza nei prossimi 5 anni
L'Istituto pediatrico Gaslini di Genova

L'Istituto pediatrico Gaslini di Genova

COMMENTA E CONDIVIDI

Nuovi percorsi sul territorio, domiciliazione delle cure e sanità a distanza: sono solo alcuni dei servizi del «Gaslini» del futuro. L’Ospedale pediatrico di Genova resta nella sua storica sede, a Quarto, nel Levante cittadino, pur cambiando faccia nei prossimi 5 anni.
«Il Gaslini cura i bambini, ma non è più un bambino: ormai ha molte decine di anni ed era opportuno un piano di ristrutturazione che gli ridesse una livrea all’altezza della qualità del suo servizio sanitario», ha commentato il presidente della Regione Liguria e assessore alla sanità, Giovanni Toti, a margine della presentazione del piano strategico 2021-2025 del valore di 149 milioni e che disegna il futuro nosocomio. Lo spostamento del Gaslini avrebbe richiesto un investimento di almeno 215 milioni, mentre la riqualificazione edilizia nella sede attuale prevede investimenti per 95. Nel piano è prevista la demolizione degli attuali padiglioni 7 e 8 per realizzare un nuovo edificio da 29mila metri quadrati. Il piano strategico prevede anche la riqualificazione di altri padiglioni, che verranno svuotati dalle attività assistenziali e saranno destinati a ospitare nuovi servizi per le famiglie, i dipendenti, gli studenti, gli specializzandi e le associazioni di volontariato.
Anche la domiciliazione dell’assistenza avrà sempre più un ruolo fondamentale, come previsto anche nel Pnrr: lo sviluppo della tecnologia e la digitalizzazione consentiranno l’erogazione di assistenza e monitoraggio a distanza, permettendo alle competenze ultra-specialistiche di uscire dai confini fisici dell’Istituto e raggiungere le persone. «In piena continuità con i valori fondanti dell’Istituto – ha spiegato il direttore generale Renato Botti – il Piano mira alla costruzione di un ospedale che pone il bambino con la sua famiglia sempre più al centro della propria progettualità, dove assistenza, formazione e ricerca sono inscindibilmente connesse e al servizio, per un ospedale "accogliente" e a misura di famiglia, "aperto alla città" e "specialistico"; sempre "connesso" attraverso i propri servizi di telemedicina 7 giorni su 7, 24 ore su 24».
Con il nuovo Piano strategico ci si propone anche, per alcune patologie, di continuare a seguire i pazienti anche oltre l’età pediatrica. L’Istituto prevede di ampliare l’offerta di servizi anche ai pazienti tra i 14 e i 18 anni con patologie psichiatriche e traumatiche. «Abbiamo dato mandato al direttore generale di pensare un Gaslini nuovo capace di ideare e realizzare la pediatria di domani, così come l’ospedale, senza paura di innovare l’esistente, ha già fatto nei suoi 83 anni di storia – ha dichiarato il presidente Edoardo Garrone –: una storia di scienza, caparbietà, passione e innovazione, che ha portato vita, speranza e salute a migliaia di bambini».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: