giovedì 15 febbraio 2024
Nella Giornata mondiale contro il cancro infantile (15 febbraio) la voce della Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop) per chiedere cure per tutti
Un'immagine tratta dal sito Fiagop

Un'immagine tratta dal sito Fiagop - https://fiagop.it/

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«In Italia sono circa 1.500 i bambini che ricevono una diagnosi di malattia oncologica ogni anno, a cui si aggiungono circa 900 adolescenti. Gli ultimi progressi scientifici hanno però consentito di far crescere fino all’80% il tasso di guarigione, tanto che si stima che oggi nel nostro Paese vi siano almeno 50mila giovani adulti guariti da tumore pediatrico». Parola di Paolo Viti, presidente della Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica), fondata nel 1995 e oggi composta da 34 associazioni presenti in quasi tutte le regioni italiane.

«Cerchiamo di “coccolare” le famiglie che partono da lontano – soprattutto dal Sud – per curare i loro figli, offrendo ascolto e accoglienza in case alloggio vicine agli ospedali, servizio navetta, sostegno psicologico, fisioterapia e anche parrucchieri per le mamme», racconta Viti.

In occasione della Giornata mondiale contro il cancro infantile istituita nel 2002 dall’Oms, Fiagop ha organizzato il 15 febbraio il convegno sul tema «Rete nazionale tumori rari: criticità e prospettive per l’oncoematologia pediatrica» presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, a cui interverranno esponenti del Parlamento e del Governo, medici ed esperti. «Accanto a centri ospedalieri d’eccellenza, vaste aree del territorio nazionale non dispongono di strutture, tecnologie e apparecchiature per la cura dei tumori pediatrici. In considerazione dei numeri relativamente piccoli di tali malattie, è comprensibile che non tutte le terapie possano essere erogate presso tutti i distretti, ma una buona organizzazione della Rete nazionale dei tumori rari potrà tutelare la qualità delle cure e anche la qualità della vita di pazienti e famiglie: chiediamo di far funzionare questa Rete e di investire nelle terapie intensive, oltre che nella ricerca e nelle cure palliative in cui siamo indietro anni luce», osserva Viti, puntualizzando: «A oggi solo 7 nosocomi pediatrici raccolgono il 50% dei pazienti».

Fino a domenica 18 febbraio ripartono due iniziative di sensibilizzazione in varie città: «Ti voglio una sacca di bene», per la donazione di sangue e piastrine negli ospedali, e «Diamo radici alla speranza, piantiamo melograni», simbolo della vita e della solidarietà.

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