lunedì 6 giugno 2016
Ricercatori dell’Università della California hanno annunciato l’intenzione di realizzare embrioni-chimera con Dna umano e animale allo scopo di ottenere organi per trapianti.
Embrioni uomo-maiale, polemiche sul test Usa
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Far crescere un cuore o un pancreas umani all'interno di maiali nati da embrioni chimera (con Dna in piccola percentuale di origine umana) nell’ipotesi di poter aumentare le possibilità di avere organi trapiantabili. È l'obiettivo annunciato da un team di ricercatori dell'Università della California che hanno avviato la sperimentazione. Gli embrioni verrebbero fatti crescere in alcune scrofe selezionate: 28 giorni prima del termine della gestazione, il tessuto candidato a diventare un organo trapiantabile sarà rimosso e analizzato. Alla base di questo studio c'è la tecnica di editing del genoma Crispr e l'utilizzo delle cellule staminali pluripotenti indotte (Ips), che vengono riprogrammate all'interno dell'embrione chimera per dar vita a un tessuto o a un organo umano. «La nostra speranza – ha spiegato Pablo Ross, biologo del team – è che questo embrione di maiale si svilupperà normalmente, permettendoci di avere un pancreas fatto esclusivamente di cellule umane, e compatibile per un trapianto». Negli Usa l'avvio della sperimentazione ha suscitato molte polemiche, tanto che i National Institutes of Health hanno imposto una moratoria. Altri scienziati negli Usa hanno creato embrioni-chimera ma nessuno è arrivato a far sviluppare veri e propri feti. I favorevoli a queste ricerche sostengono che i maiali sono «ideali incubatori biologici», i contrari temono che le cellule umane una volta iniettate nell'embrione animale possano comportarsi in maniera diversa da quella prevista dai ricercatori e sfuggire al loro controllo. L’esperimento californiano conferma che sul fronte della manipolazione della vita alcuni laboratori si stanno muovendo con spregiudicatezza, mossi dal solo obiettivo di pervenire a risultati clamorosi attraverso strumenti che dividono la comunità scientifica e l’opinione pubblica. La notizia che rimbalza dagli Stati Uniti costituisce anche la conferma che ormai nessun limite etico e normativo pare arrestare gli sperimentatori della vita, disposti persino a incrociare uomini e animali inseguendo l’eventualità tutta da dimostrare di ottenere risultati utili per l’uomo. Un gioco troppo pericoloso, in nome di un beneficio solo ipotizzato, con la dignità umana come prezzo.
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