giovedì 20 agosto 2020
Una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica "Plos One" mostra che la tragica piaga della soppressione di bambine prima della nascita assumerà proporzioni enormi se non si interviene.
«Aborti selettivi, in India 6,8 milioni di bambine in meno entro il 2030»
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Dal 2017 al 2030 in India si stiam che si verificheranno 6,8 milioni di nascite in meno di quanto ci si aspetterebbe senza pratiche come l’aborto selettivo in base al sesso. È quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology di Thuwal, in Arabia Saudita. I risultati sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale «Plos One». È dagli anni ’70 che il rapporto tra nascite maschili e femminili risulta sbilanciato a causa della scelta di abortire le bambine, dopo la verifica del sesso del nascituro in gravidanza, con l’obiettivo di mettere al mondo figli maschi. I ricercatori hanno indagato il possibile impatto di questa pratica sulla popolazione indiana creando un modello del rapporto tra i sessi alla nascita in 29 Stati e territori indiani, che comprendono oltre il 98 per cento della popolazione del Paese. Sono stati analizzati i dati sulle nascite e quelli relativi a ricerche nazionali sulle preferenze degli indiani ad avere un figlio o una figlia. Le mancate nascite di bambine in India nei prossimi 10 anni potrebbero avere un impatto significativo anche sul rapporto tra i sessi a livello globale: l’Onu infatti prevede che l’India supererà la Cina come Paese più popoloso del mondo.
La ricerca potrebbe essere utile per mettere a punto iniziative di formazione nelle regioni del Paese dove il fenomeno degli aborti selettivi è più diffuso.

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