Medicina rigenerativa, Italia e Giappone alleate per le staminali del futuro

A Tokyo summit scientifico tra i massimi esperti di cellule pluripotenti indotte e dei loro derivati in vista di terapie per patologie sinora prive di cure risolutive
October 22, 2025
Medicina rigenerativa, Italia e Giappone alleate per le staminali del futuro
Il Giappone è il Paese di Shinya Yamanaka, premio Nobel per la Medicina 2012 per la sua scoperta delle cellule staminali pluripotenti indotte (Ips), che ha “trainato” i lavori di diverse équipe in vari atenei nipponici. L’Italia vanta alcuni tra i massimi specialisti mondiali nel settore. L’incontro tra le due “scuole” di ricerca non poteva che generare un summit di altissimo livello per fare il punto sugli avanzamenti nella “medicina rigenerativa”, andato in scena a Tokyo, per iniziativa dell’Ambasciata italiana e grazie al sostegno del gruppo Tecniplast, come evento inaugurale della Conferenza mondiale organizzata dalla Cell Transplant and Regenerative Medicine Society, appuntamento che ha richiamato nella capitale giapponese i maggiori studiosi mondiali di questa frontiera avanzata della medicina. Per parte italiana hanno partecipato Roberto Gramignoli, del Karolinska Institute di Stoccolma e direttore dell’Unità di Terapie cellulari e Cell Factory dell’Ospedale Gaslini di Genova, specialista di patologie epatiche, Camillo Ricordi, luminare mondialenel trapianto di isole pancreatiche per la cura del diabete, e Graziella Pellegrini, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, uno dei nomi più celebri della medicina rigenerativa, fondatrice e direttrice Ricerca e Sviluppo di Holostem terapie Avanzate. Il Giappone ha “schierato” Hideyuki Okano (Keio University School of Medicine), Shin Kaneko (Università di Kyoto, esperto di cellule Car-T, derivate dalle Ips) e Tsukasa Omori (Jichi Medical University).
Il forum italo-giapponese di Tokyo sulla medicina rigenerativa ha permesso di presentare alcune delle esperienze più significative relative alle terapie avanzate geniche, cellulari e tissutali applicate ai trapianti di cellule e alla medicina rigenerativa e di aggiornare sulle opportunità terapeutiche sperimentali messe a punto da gruppi di eccellenza nei due Paesi. Il summit ha promosso la collaborazione per accelerare l’adozione delle terapie più avanzate e offrire opportunità innovative nel trattamento di patologie rare, malattie congenite e croniche e nella medicna personalizzata per il trattamento di tumori solidi e leucemie. Obiettivo: nuove cure per patologie finora incurabili.

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