Il Parlamento europeo condanna la maternità surrogata
di Redazione
L’assemblea di Strasburgo approva la risoluzione sulla “gender equality” che invita la Commissione a far cessare lo «sfruttamento riproduttivo» del corpo delle donne. Bassi (Fafce): ora non ci sono più equivoci

Il Parlamento europeo «condanna la pratica della maternità surrogata, che comporta lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo delle donne a fini di lucro o di altri vantaggi, in particolare nel caso di donne particolarmente vulnerabili in Paesi terzi» e «invita la Commissione ad adottare misure volte a sostenere la fine di questo fenomeno». È il passaggio più innovativo della Gender Equality Strategy (Strategia per l’eguaglianza di genere), la risoluzione approvata dall’aula di Strasburgo in sessione plenaria con 310 voti favorevoli, 222 contrari e 68 astenuti.
«Accolgo con soddisfazione la risoluzione del Parlamento europeo che condanna la maternità surrogata come sfruttamento del corpo femminile – commenta Vincenzo Bassi, presidente della Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche –. Con questo voto non ci sono più equivoci: il corpo umano è un bene indisponibile e la vita è un dono fin dal concepimento. Si tratta di un primo passo verso l’auspicabile bando internazionale della maternità surrogata, necessario per proteggere le donne e i bambini da ogni forma di mercificazione. Il Parlamento europeo afferma oggi un principio chiaro: la dignità umana non è negoziabile».
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