Don Oreste Benzi e Carlo Casini, amici per la Vita
Ci sono persone grandi nella vita e nell’anima che sembrano attrarre tutti e che quasi di necessità si legano ad altri grandi come loro. è il caso di due fondatori di opere di ampi orizzonti come lo sono stati loro, dei quali la Chiesa sta vagliando la santità di vita.

Dal marzo 2021 si susseguono puntualmente ogni 23 del mese gli appuntamenti di preghiera chiamati “Rosario del 23 con e per Carlo Casini”. Una comunità orante che trae da questi momenti nutrimento per dare radici e ali al quotidiano impegno per la vita che si dispiega in una molteplicità di modi, armonie e sfumature, perché la vita umana porta con sé una ricchezza infinita, come esprimono i brani di Carlo Casini letti mistero per mistero. Il sacerdote che ha introdotto e guidato il Rosario il 23 novembre scorso è stato don Aldo Buonaiuto, primo collaboratore di Don Oreste Benzi e riferimento importante della “Papa Giovanni XXIII” per la quale Casini aveva tanta ammirazione, legato com’era all’amicizia con don Oreste.
È bello che da quasi cinque anni vi ritroviate, come in un cenacolo moderno realizzato con cellulari e computer, a pregare la nostra Mamma Celeste, spinti dall’amore e dalla gratitudine verso il Servo di Dio Carlo Casini. La Chiesa, in tutte le sue espressioni, ha bisogno di “uomini di Dio”, apostoli che non si adeguano alle regole del mondo. Carlo ha vissuto il compito bello e impegnativo di annunciare quanto è grande, concreto ed efficace l’amore di Cristo che guarisce tutti, conquista i cuori, ci dona la salvezza. L’incessante apostolato della vita con cui Carlo Casini ha risposto alle sfide del suo tempo rappresenta la stella polare per orientare la nostra azione di credenti nel campo della bioetica. La sua lezione imperitura, il suo lascito morale è che nessuna vita è al sicuro finché non è garantita un’esistenza dignitosa a tutti e di ciascuno. La vita è sacra sempre.

Sono a lui particolarmente legato sia perché ho sempre condiviso il suo impegno per gli ultimi, per aiutare le donne con difficoltà ad accogliere il loro bambino in grembo, sia perché era molto legato alla comunità Papa Giovanni XXIII ed era amico di don Oreste Benzi, Servo di Dio anche lui, andato in Cielo in odore di Santità. Tra Carlo Casini e don Oreste c’era infatti un’amicizia frutto di una comunione profonda. Ne sono testimone. Li univa la Parola, l’amore per Cristo e per la Chiesa, l’infaticabile adoperarsi per farsi tutto a tutti, quella purezza di cuore che rendeva loro palese il volto di Gesù nei più poveri, emarginati, sfruttati, dimenticati degli uomini.

Carlo e Don Oreste: uomini di preghiera che ancora oggi ci spingono ad avere il coraggio di andare controcorrente. Sul loro esempio mettiamoci in preghiera anche noi, in relazione con la mamma di Dio e madre nostra, madre di tutta l’umanità. Maria ci insegna a seguire Gesù. La meditazione e la preghiera alimentano la nostra vita di fede e ci aiutano a ritrovare la nostra vera identità e l’essenziale rapporto con Dio. Il nuovo Regno portato da Gesù è conoscenza d’amore, santità di Dio partecipata all’uomo. Se vogliamo gustarla nella pienezza mettiamoci nell’atteggiamento del “sì”, facendo diventare la nostra vita un continuo “eccomi”, come quello pronunciato dalla Vergine Maria.
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