Bruxelles prepara i tagli alla politica agricola I coltivatori sono già pronti a dare battaglia

July 5, 2025
La “pace” tra l’Europa e gli agricoltori potrebbe avere giorni davvero contati. Questione di soldi, naturalmente, ma anche di visione del futuro della politica agricola comune e quindi di modello di agricoltura che l’Europa vuole darsi. Tutto nasce dall’idea della Commissione Ue, contenuta nella proposta di Quadro Finanziario Pluriennale 2027-2034 che sarà presentata il 16 luglio prossimo, di far confluire in un unico fondo le principali dotazioni finanziarie europee e quindi anche quelle dedicate all’agricoltura. Un’operazione che prevederebbe tagli importanti (si dice del 20%) a carico della Politica agricola comune (Pac). L’idea ha allarmato la gran parte dei Paesi componenti dell’Ue (tra cui l’Italia) e, naturalmente, anche gli agricoltori. Il tema è complesso e non riguarda solo l’agricoltura in senso stretto ma un po’ tutto il modello di filiera agroalimentare europea e, andando oltre, l’uso che dei fondi europei si vuole fare. Certo è che, di fatto dai tempi della sua fondazione, cambierebbe l’intera impostazione di bilancio dell’Europa unita: l’agricoltura e la Pac da “spine dorsali dell’Ue” come sono state definite, passerebbero ad essere componenti tra le molte dell’azione comunitaria. «La Pac sarebbe una residuale voce di spesa, aggregata in un fondo unico e affidata al libero arbitrio degli Stati membri», ha commentato in una nota la CIA-Agricoltori Italiani. Mentre Confagricoltura ha parlato del rischio di «generare squilibri tra gli Stati membri» e della necessità di «sensibilizzare e mobilitare tutto il comparto agricolo europeo contro la proposta del fondo unico». Coldiretti, poi, parla ancora più chiaro e dice: «Se l’Europa vuole davvero costruire un futuro comune, deve cambiare paradigma: non può pensare di aumentare la spesa militare fino al 5% del Pil e mettere a rischio settori fondamentali come la sanità, il welfare e l’agricoltura. Sarebbe un paradosso ritrovarsi a tagliare i servizi essenziali per acquistare carri armati e aerei». Già, perché alla fine la questione è proprio questa: con risorse finanziarie non infinite cosa privilegiare? © riproduzione riservata

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