Conte funereo contro il Napoli Pessina, il "Lunapop" tra i pali

Il tecnico dei partenopei "minaccia" tutti. Al Bologna è nata una stella: il 17enne portiere al debutto in Serie A
November 11, 2025
Conte funereo contro il Napoli Pessina, il "Lunapop" tra i pali
La favola: il portiere Massimo Pessina festeggia sotto la Curva dei tifosi del Bologna la vittoria sul Napoli (2-0) e il suo debutto in Serie A (Foto Ansa)
Prima di parlare di calcio, un ultimo saluto al caro Maestro Beppe Vessicchio, che tutti gli amici chiamavano Peppe, ma io fin dalla prima volta che ci incontrammo gli dissi: «Per la musica tu sei per me ciò che è stato il telegiornalista Beppe Viola per il calcio, perciò permettimi di chiamarti “Beppe”». Con Beppe Vessicchio si parlava anche di calcio e del suo amato Napoli. E sicuramente ora sarebbe dispiaciuto di questa sconfitta di Bologna, e non gli sarebbero neanche piaciute le frasi del frustratissimo Antonio Conte che manda ai suoi giocatori un messaggio funereo: «Io non voglio accompagnare i morti: se abbiamo voglia di rimetterci in carreggiata e cambiare il trend bene, altrimenti bisogna che ognuno si prenda delle responsabilità ed io sono il primo». Parole da quasi dimissionario, e chi conosce bene FantAntonio sa che quando apre l’ufficio reclami è perché medita la fuga. Che la sosta per la Nazionale gli porti calma e gesso, perché il Napoli in campionato non è ancora da sceneggiata. Ha perso 3 partite ma l’ultimo ko è avvenuto contro un Bologna che Vincenzo Italiano fa giocare come in paradiso, e contro il Napoli è stata la partita perfetta, con un debutto da lacrime di gioia. Dopo 8 minuti si fa male il portiere titolare Skorupski e comincia una favola: la prima in A, davanti agli occhi del supertifoso del Bologna Cesare Cremonini, del talentuoso 17enne Massimo Pessina. Un “Lunapop” dei pali, lanciato di novembre, come 30 anni fa fu per il 17enne Gigi Buffon al Parma. Corsi e ricorsi, anche in questo 11° turno, come allora, si è giocato Parma-Milan ed è finita con un altro pari, 2-2, dopo che i rossoneri di Max Allegri erano avanti di 2 gol. Occasione mancata per il Milan che lascia la vetta ai cugini dell’Inter del solido Chivu e alla Roma di Gasperini che segna poco, 12 gol, ma ne prende meno di tutti, 5, e nell’anno giubilare continua a sfruttare il fattore Pellegrini, il capitano “ripescato”. La mano di Gasp si vede eccome, ma come al Milan, alla sua Roma servirebbe un bomber per continuare a cullare sogni tricolori. Quelli che difficilmente riuscirà a coltivare la Juventus del nuovo corso Spalletti, sempre abbonata ai pareggi, 7 in 15 partite tra campionato e Champions, con la variabile dello 0-0. Per Gianni Brera lo 0-0 era il “risultato perfetto” ma non avrebbe apprezzato quello opaco di Juventus-Torino. Anche Como-Cagliari e Lecce-Verona si sono chiuse a reti bianche in una giornata assai sterile di gol, appena 18 realizzati. Ad alzare la media ci ha provato il Sassuolo di capitan Berardi, autore di una doppietta nel tris calato a Bergamo. Altra panchina che salta quella dell’Atalanta di Juric. Il tecnico allievo di Gasperini non riuscirà a superare il maestro, la sua Atalanta in Champions ha vinto a Marsiglia battendo il presunto fenomeno De Zerbi, ma Juric non piace a mezza squadra, a cominciare dal ribelle Lookman che non vede l’ora di mettersi a disposizione del nuovo allenatore. Sarà “Don” Raffaele Palladino, pronto da settimane per questa nuova avventura con la Dea, che al momento è fuori dall’Olimpo.

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