“Il ricco e il povero” tra banalità irreali
venerdì 1 luglio 2016
Dicevamo appena ieri di quanto non siano reali i reality. Una prova ulteriore arriva da Il ricco e il povero il cui “pilot” (puntata pilota) è andato in onda mercoledì in prima serata su Nove e Dmax, in contemporanea (dicesi anche «simulcast»), senza pubblicità (e almeno per questo merita un plauso). Questa volta siamo di fronte a un cosiddetto «adventure game», ovvero un gioco d'avventura con le regole, appunto, del reality: telecamere che seguono i protagonisti nelle loro avventure presunte reali e i protagonisti che a loro volta le commentano parlando direttamente alla telecamera. Il ricco e il povero sono due personaggi noti al pubblico televisivo: il conduttore Costantino Della Gherardesca (Pechino Express, Tanto vale...) e il cuoco, ex rugbista, Gabriele Rubini in arte Chef Rubio (Unti e bisunti). Il primo si presenta e si atteggia come più raffinato, amante del lusso e delle comodità, mentre il secondo (tra codino, tatuaggi e mani nei piatti) ha tutta l'aria del borgataro nonostante la provenienza più signorile da Frascati e i castelli romani. Ma più che loro, a determinare ricchezza e povertà sono le situazioni in cui si trovano, nel corso di un viaggio a sorpresa, in base alla vittoria o alla sconfitta nelle competizioni previste. Tappa del “pilot”: Marrakech. A seguito del primo gioco, Rubio raggiunge il Marocco in jet privato con tanto di champagne a bordo, mentre Costantino ci arriva con volo di linea in classe economica. Il ritorno sarà ancora più duro per il conduttore, costretto a oltre cinquanta ore di pullman per rientrare a Milano. Nel corso del soggiorno capiterà a uno di vincere una seduta in un lussuoso centro benessere e all'altro di finire sotto le grinfie di un selvaggio massaggiatore che sbatacchia il malcapitato di turno. Ma in tutto questo c'è veramente poco di reale, per non parlare della banalità dei giochi presi a pretesto per guadagnarsi la situazione da ricco. A tenere su la baracca è direttamente la strana coppia, che funziona, e in particolare Costantino Della Gherardesca, che più ancora di Chef Rubio si mette a nudo in tutti i sensi, ironizzando sulla sua omosessualità e mostrandosi pure in brachettoni dall'alto, ma soprattutto dal largo dei suoi 115 chili (ammissione del diretto interessato). Per il resto di Marocco se ne vede poco e di avventura men che meno.
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