“Vuoi scommettere?” show al rallentatore
martedì 22 maggio 2018
C'era una volta... Non si può che partire così in tempi di fiabeschi matrimoni reali a cui la televisione non ha lesinato spazio. Ma qui non ci occupiamo di Harry e Meghan. Molto più prosaicamente parliamo di programmi tv serali. Dunque, c'era una volta Scommettiamo che...?, varietà televisivo di Rai 1, andato in onda per quasi vent'anni, dal 1991 al 2008, condotto il più delle volte dal compianto Fabrizio Frizzi. Ed ora su Canale 5, il giovedì, c'è Vuoi scommettere?, che non si definisce più varietà bensì game show. Cambiano i termini, ma non la sostanza. Il format è sempre quello: in ogni puntata, alcuni concorrenti si cimentano in prove d'abilità tra il curioso e il limite del possibile. L'oggetto delle scommesse nasce da hobby, manie, passioni o abilità particolari. Nella prima puntata abbiamo visto un bambino che riconosceva tutti i calciatori di Serie A attraverso la sola immagine degli occhi, oppure un giovane acrobata che mangiava a testa in giù un intero pranzo muovendosi in verticale su un tavolo appoggiato su una sola mano. Alla conduzione di Vuoi scommettere?, per la prima volta non in coppia, Michelle Hunziker, che può comunque puntare su una sfilza di ospiti. Al debutto c'erano Maria De Filippi, Antonino Cannavacciuolo, Ricky Tognazzi, Nek, Silvia Toffanin, Alberto Tomba e Andrea Pucci. Eppure, proprio la partenza con la “regina della tv” e l'abbaio dei cani, attraverso il quale una concorrente riconosceva la razza, non è stata delle migliori. È apparsa piuttosto lenta, nonostante sia tutto rigorosamente registrato e ci sia pertanto la possibilità di intervenire in fase di montaggio. In altri momenti il ritmo è salito, ma non mai a sufficienza tanto che la buona notte è arrivata alle una dopo un'intervista a Berlusconi per sottoscrivere l'impegno per approvare la proposta di legge “Codice Rosso” in difesa delle donne. Nelle puntate successive, dopo il padrone di casa Mediaset, toccherà ad altri leader politici. Lo show, comunque, a parte qualche battuta non troppo felice di Pucci, è apparso garbato. La Hunziker, come sempre, tiene bene la scena, anche nella doppia veste di conduttrice e di madre (fintamente) apprensiva, visto che ha portato con sé la figlia Aurora Ramazzotti nel ruolo d'inviata per le esterne. Altro caso di nepotismo televisivo (non esistendo l'accezione “figliolismo”).
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