“Tú sí que vales” show più che talent
martedì 29 ottobre 2019
Diciamo subito che Tú sí que vales, il sabato in prima serata su Canale 5, non è un talent show, cioè non serve a scoprire e lanciare talenti nonostante sia all'apparenza impostato allo scopo. Tú sí que vales è in realtà uno show e basta, una versione ammodernata del vecchio varietà nella collocazione classica del sabato sera. Stando al regolamento, possono partecipare al programma «artisti di tutte le età, da 0 a 99 anni, e possono esprimere ogni forma d'arte». Ma poi è chiaro che alcuni di coloro che si esibiscono sono artisti di livello internazionale e sono appositamente ingaggiati. Basti pensare ai sette acrobati, gli Scandinavian Boards, che hanno aperto la puntata di sabato scorso. A quel punto diventano assurde persino le domande dei quattro giurati: Maria De Filippi, Gerry Scotti (i due sono anche gli ideatori del programma), Teo Mammucari e Rudy Zerbi. Di fronte a certi artisti non c'è niente da scoprire, tanto che la De Filippi finisce per chiedere perché si vestono tutti allo stesso modo, come se non fosse così da sempre per tutti i circensi. I giurati sono comunque fondamentali, rispetto anche ai quasi insignificanti conduttori con in testa Belén Rodriguez. Ai quattro sono affidati ruoli definiti. Ad esempio Scotti e Mammucari sono il buono e il cattivo. Quest'ultimo lo ha dimostrato ampiamente anche sabato con espressioni pese nei confronti di quattro ragazzi romani, I Girotondo. In ogni caso la puntata ha registrato 5.342.000 telespettatori, mentre su Rai 1 Ulisse ne ha messi insieme 2.961.000 dando l'addio al testa a testa tra le ammiraglie Rai e Mediaset di qualche sabato fa. Il che vuol dire che le cose sono cambiate proprio con l'inizio dello show di Canale 5. La dimostrazione sta nel fatto che Ulisse perde molti dei telespettatori del preserale, i Soliti ignoti, che sabato sono stati 4.496.000. Al contrario Tú sí que vales incrementa i 3.862.000 di Striscia la notizia. Per cui quelli che perde Ulisse sono gli stessi che guadagna Tú sí que vales: un milione e mezzo. È dunque la rivincita dello show sulla divulgazione, che continua comunque a fare buoni ascolti. Insieme, infatti, i due programmi rappresentano un'altra rivincita, quella della tv generalista.
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