Tra i partecipanti al Sinodo due assi della Chiesa digitale
domenica 9 luglio 2023
Non appena divenuto pubblico, venerdì 7 luglio, il lungo e non ancora definitivo elenco dei partecipanti alla XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si svolgerà a Roma nel prossimo ottobre sul tema «Per una Chiesa sinodale», i siti dei grandi media (compreso “Avvenire”, con l’articolo di Gianni Cardinale bit.ly/44iJz6U) e i vari soggetti dell’infosfera ecclesiale si sono impegnati ad analizzarlo, per cercare di cogliervi qualche aspetto “notiziabile” (come diciamo con tecnicismo attinto dagli Stati Uniti) o per commentarla in specifico. In particolare, in Italia l’attenzione dell’informazione generalista si è, un po’ pigramente, appuntata sulla presenza, tra gli “invitati speciali” (senza diritto di voto, dunque), di Luca Casarini, quale «attivista» (così nell’intervista de “La Stampa” bit.ly/46S1287 ) della ong Mediterranea Saving Humans. Più avvertite e utili le letture trasversali, come quella di Giorgio Bernardelli che, per “AsiaNews” (bit.ly/3pBdnwz), si concentra su quantità, qualità e ruolo dei rappresentanti delle Chiese asiatiche. Chi segue con interesse la vita ecclesiale digitale (e questa rubrica) e ha scorso, anche rapidamente, l’elenco dei sinodali avrà notato subito due nomi: quello di monsignor Robert Barron e quello di suor Xiskya Valladares. Barron ha fondato, nel 2000, “Word on Fire”, sito cattolico popolare in tutto il mondo anglofono. Vescovo di Winona-Rochester, partecipa al Sinodo in quanto eletto lo scorso novembre dai confratelli statunitensi. Se su “Word on Fire” si lancia “Synod” compare la puntata del 19 dicembre 2022 del suo settimanale “WOF Show” (bit.ly/3NKRS4g; 45mila visualizzazioni), dove risponde cauto a «Cosa è la sinodalità? Come può aiutare la Chiesa e quali sono i suoi possibili pericoli?». Valladares ha creato, nel 2012, “iMisión” (bit.ly/3j54dFh), l’ormai famosa piattaforma consacrata all’evangelizzazione in Rete. Religiosa ispano-americana, membro del Sinodo per nomina pontificia, è stata il motore, per la sua area linguistica, del “Sinodo digitale” svoltosi nel 2022. Sul social dove è più popolare ha festosamente twittato la sua partecipazione al Sinodo (bit.ly/46GFWta; 58mila visualizzazioni): «Per la prima volta le donne avranno diritto di voto. E per la prima volta sarà rappresentato il continente digitale». © riproduzione riservata
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: