Statali, le maggiorazioni di servizio entrano nell'assegno Inps
martedì 16 maggio 2017
La soppressione dell'ex Inpdap, anno 2012, e l'assegnazione di tutti i suoi compiti al grande Istituto della previdenza sociale ha finora prodotto, solo in parte, i frutti sperati di economie, di omogeneità di norme e procedure, di tempestività delle prestazioni. Il vecchio Inpdap (che a sua volta già racchiudeva Casse pensionistiche con caratteristiche diverse) è transitato nella previdenza generale con pochi pregi e molti difetti, a partire dalla assenza di registrazioni informatiche sui pubblici dipendenti pari a quelle avviate dall'Inps per i lavoratori del settore privato sin dagli anni 70.
Il problema delle contribuzioni dei pubblici è ancora vivo per l'Istituto di previdenza. Almeno per la gestione corrente, i versamenti per i dipendenti oggi in servizio sono gestiti e controllati attraverso il sistema Uniemens, già in uso per il settore privato ed ora obbligatorio anche per gli enti pubblici.
Ma ancor più della disomogeneità degli archivi, incidono tuttora i criteri di comportamento tenuto da amministrazioni dello Stato nella gestione delle posizioni assicurative, criteri diversi da quelli adottati dall'Inps per tutti i suoi assicurati. Ad esempio, nella valutazione di periodi di riscatto, di ricongiunzione o di computo (per periodi resi allo Stato ma con iscrizione ad altre gestioni), periodi che in diversi casi risultano contemporanei ad altri servizi già utili per la pensione. In pratica, l'accredito di questi periodi sovrapposti, recepito dall'Inps, supera la capienza di giorni consentita, così che il periodo riconosciuto risulta superiore alla sua collocazione temporale.
In questi casi, l'Inps adotta due soluzioni. Se il provvedimento statale non è ancora diventato definitivo e l'amministrazione che lo ha emesso è nelle condizioni di modificarlo, questa è tenuta a correggerlo in modo che l'anzianità contributiva rientri nella durata dell'anno commerciale di 360 giorni. Se invece il provvedimento è ormai definitivo, l'Inps riconosce per intero quanto computato dalla relativa amministrazione; e, nel caso sia sovrabbondante, lo accredita come maggiorazione fissa, utile sia ai fini del diritto che della misura della pensione.
Queste operazioni sono certificate anche nell'Estratto Conto che viene rilasciato ai pubblici dipendenti, in particolare in vista dei pensionamenti anticipati e del cumulo gratuito di spezzoni contributivi consentiti anche per il settore pubblico. Inoltre la sistemazione della posizione assicurativa si applica, come indicata, sia se i periodi da valutare siano emessi da sedi Inps sia se provengono da amministrazioni statali ed emessi prima del 2012.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI