Sos: “variante Premier” Vlahovic e i suoi fratelli
sabato 18 dicembre 2021
Il miglior poeta del campionato è sempre il capocannoniere, ma l'attaccante più ostico da marcare in queste ultime dure stagioni è solo uno: il Covid. Oltre alla variante Delta e Omicron, ora si aggira per l'Europa anche la “variante Premier”. Nel campionato inglese scoppia un focolaio al giorno. Siamo a 9 partite slittate in una settimana, causa contagi che hanno falcidiato i club di sua Maestà la Regina. «Massacro Covid sulla Premier League», titola il Daily Mail che dà voce agli appelli dei manager Graham Potter del Brighton e Thomas Frank del Brentford che chiedono alla federcalcio britannica di «fermare il campionato per almeno due settimane». Ma i grandi manager delle multinazionali che governano i giochi preziosi della Premier (tutte holding straniere), difficilmente accetteranno uno stop così lungo che comporterebbe un ulteriore bagno di sangue finanziario. Proviamo a tornare al calcio giocato e al miglior poeta della Serie A: il capocannoniere Dusan Vlahovic. Secondo il Profeta dell'Adriatico, Giovanni Galeone, «gli slavi sono i brasiliani d'Europa». Il millennial serbo Vlahovic - classe 2000 - è arrivato dal Partizan alla Fiorentina a 17 anni con tutte le caratteristiche dello “slavo-carioca”. Dal Partizan, la Fiorentina prese Jovetic, talento puro che esplose sotto la guida di Cesare Prandelli e che i Della Valle nel 2013 diedero al Manchester City per la bella somma di 30 milioni di euro. Sembrava un “piccolo Messi” Jovetic, ma poi, anche dopo il successivo passaggio all'Inter, si è perso, e ora a 32 anni prova a chiudere in bellezza in Bundesliga, all'Herta Berlino, dove in 9 gare disputate ha segnato 5 gol. Un terzo, rispetto alla macchina da gol Vlahovic, che al momento è andato a segno 17 volte in 18 gare, di cui 15 reti in 17 turni di campionato. Media da 1 gol ogni 108 minuti. E più di 100 milioni, è la cifra fissata per tentare di convincere la Fiorentina a privarsi di un altro gioiello, dopo il sacrificio fatto, sì fa per dire, per Federico Chiesa ceduto alla Juventus. Gianni Mura parlava di supremazia del «fattore “ic”». Non è mica un caso infatti che i protagonisti assoluti del nostro calcio abbiano quella desinenza nel cognome che finisce per “ic”. Vedi l'eterno Ibrahimovic, il portierone dell'Inter, lo sloveno Handanovic e i suoi prodi compagni nerazzurri, i croati Perisic e Brozovic. E ancora il sergente laziale Milinkovic-Savic che è compagno di nazionale di Vlahovic, e la lista continua... Dusan ha tutto per diventare un campione, ma il mondo del calcio è come le montagne russe, e il vero fuoriclasse è quello che sa resistere alle insidie del tempo e delle mode. Il più grande saggio serbo prestato al pallone, mister Vujadin Boskov, ha detto: «Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l'anno dopo le metti nell'armadio». Questo vale anche per i calciatori, e a volte anche per il miglior poeta del campionato, il capocannoniere.
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