Conte d'Arabia: la Supercoppa fa tornare i conti al "cinepresidente" De Laurentiis

Trionfo dei partenopei a Riad che conquistano la Supercoppa Italiana e adesso puntano allo scudetto bis
December 24, 2025
Conte d'Arabia: la Supercoppa fa tornare i conti al "cinepresidente" De Laurentiis
La gioia del Napoli e del suo allenatore, Antonio Conte, che sotto il cielo di Riad alza la Supercoppa Italiana conquistata nella finale con il Bologna (foto Reuters)
Napoli milionaria. La squadra di Antonio Conte vince la finale contro il Bologna che in campionato lo aveva portato ad un passo dalle dimissioni (dopo il 2-0 del Dall’Ara) alza la Supercoppa Italiana, la terza nella storia del club, e incassa l’assegno degli sceicchi da 9,5 milioni di euro. Scusate il disturbo. I tifosi del Bologna hanno disertato il triste e venale spettacolo della Supercoppa da “tackle nel deserto” in Arabia Saudita, con un comunicato che si chiudeva con uno sdegnato «questo non è il calcio che ci appartiene». La squadra di Vincenzo Italiano comunque a Riad si è tolta la soddisfazione di confermarsi “bestia nera” dell’Inter, eliminata ai rigori, e di prendersi i 6,7 milioni spettanti alla finalista sconfitta, ma ampiamente rimborsata. Il Napoli in campo ha stravinto la sfida, grazie al Neres show (doppietta del brasiliano) a cui è seguito quello del cinepresidente Aurelio De Laurentiis. «Nicola, vero che il Napoli non vinceva scudetto e Supercoppa dai tempi di Maradona?», chiedeva retoricamente a favore di telecamera un beffardo De Laurentiis gongolante per un successo che fa sorridere anche Conte, il quale però torna serio appena ripensa al campionato, e quindi alla sconfitta di Udine e a una classifica in cui il Napoli è attualmente terza forza dietro alla capolista Inter di Chivu e al Milan di Allegri che, dopo la notte dei veleni di Riad si becca solo una ammenda da 10mila euro per gli insulti all’amuleto napoletano Lele Oriali. A proposito di Allegri, il suo Milan ci risparmierà il triste teatrino della gara di campionato contro il Como prevista nella remotissima Perth. La Western Australia non avrebbe trovato l’accordo finanziario con la Lega di Serie A e quindi, come è giusto che sia, Milan-Como dell’8 febbraio non s’ha da fare fuori dall’Italia e salta anche il primato di prima gara di una competizione europea disputata al di fuori dei confini nazionali. Intanto il campionato può ripartire dagli stadi del Belpaese. Alla ripresa del torneo le quattro italiane d’Arabia ritrovano come unica novità la crescita progressiva della Juventus spallettiana che ha vinto lo scontro diretto con la Roma di Gasperini che sta per esaurire il bonus di “di necessità virtù”. Lo sanno tutti, senza un attaccante di peso i giallorossi faranno fatica a centrare obiettivi importanti e intanto l’ultima gara dell’anno, lunedì prossimo all’Olimpico, la Roma se la gioca contro il passato, il suo ex “Capitan futuro” Daniele De Rossi alle prese con la missione salvezza alla guida del Genoa. Sul fronte si salvi chi può, segnali importanti dalla Fiorentina che al 16° round e dopo 9 ko ha finalmente vinto la sua prima partita (5-1 all’Udinese). I viola restano all’ultimo posto e sarà un mezzogiorno di fuoco sabato al Tardini contro il Parma di Carlos Cuesta. Il baby mister, classe 1995, ha 5 anni meno del portiere viola e connazionale David de Gea e nessuna voglia di concedere il bis vincente a questa Fiorentina, meno confusa, ma ancora contestata.

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