Sos per un padre senza più speranza
domenica 12 gennaio 2014
La frase più tagliente arriva alla fine della lettera, tre pagine fitte fitte: «Forse dovrei privarmi dei miei figli minori affidandoli ai servizi sociali, prima che siano loro a venirseli a prendere?». Antonio S. ha 50 anni, quattro figli di cui il più piccolo ha solo 6 anni, e sembra ormai arreso. Nel 2010 è entrato in mobilità ordinaria; oggi, senza lavoro, senza risparmi, senza pensione, con un'esperienza recente di lavori interinali, non spera più in nulla: «Non posso riscaldare la casa, non ho più denaro per fare la spesa, non posso acquistare vestiti per i miei figli, vanno in giro con la roba vecchia e brutta, come la nostra vita». E poi: «Cosa mi rimane da fare, per pagare i miei arretrati e mantenere la famiglia: rubare al supermercato, tentare una rapina, provare a vendermi un rene...?». La disperazione è aumentata nel periodo delle feste («Non ho saputo offrire a mio figlio nemmeno un Natale degno dell'innocenza di un bambino»), ma non abbandona questa famiglia sfortunata nemmeno ora, ad anno appena iniziato. Chi vuole aiutare anche con un piccolo contributo, può versare sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", P.zza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n. 12201 Banca Popolare di Milano, ag. 26, cod. IBAN IT 65 P0558401626000000012201
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