Sky: l'algida “Petra” tra i gialli di Genova
venerdì 23 settembre 2022
Petra Delicato: nomen omen, dicevano i latini; di nome e di fatto diremmo noi che su Sky Cinema Uno, da mercoledì scorso, abbiamo iniziato a seguire la seconda stagione di Petra, la serie di quattro film con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi diretti da Maria Sole Tognazzi che racconta le vicende di un ispettore della squadra mobile di Genova e del suo vice, impegnati a risolvere casi di varia criminalità e a consolidare il loro rapporto di reciproca stima e amicizia nonostante le differenze di età, esperienza di vita e visione del mondo. Insieme sono una coppia investigativa senza pari, ma anche due compagni di bevute nel tempo libero. Petra è spigolosa, combattiva, sboccata, spiazzante, sarcastica e solitaria («Perfettamente a mio agio nella mia infelicità»). Per lei il sesso è talmente occasionale che nel primo dei nuovi episodi, Serpenti in paradiso, va a letto con uno sconosciuto del quale poco dopo dovrà occuparsi perché è stato assassinato. Al tempo stesso è una donna generosa e appassionata, quindi dura ma sensibile, come il suo nome e cognome, appunto. Petra è tante cose, è un personaggio complesso, dalle tante sfaccettature, che piace proprio per questo e che Paola Cortellesi rende al meglio. Mentre Andrea Pennacchi, nel ruolo di Antonio Monte, il vice ispettore, è tutt'altro che una spalla: è il coprotagonista ideale di una complicità umana e professionale. E il bello è che si danno rigorosamente del lei. Tornando al nuovo episodio va detto, come accennato, che le storie private dei due s'intrecciano un po' troppo forzatamente con il caso. Per il resto la serie punta come da tradizione del genere sul gioco dei sospettati e del colpevole meno prevedibile. Un ruolo importante spetta anche alla città di Genova. Ma la vera forza resta la dinamica tra Petra e Antonio.
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