Se Camurri ci aiuta a scoprire l'Italia
martedì 12 novembre 2019
Ogni ritorno di Edoardo Camurri va salutato con piacere, sia che si tratti di Provincia capitale che di Viaggio nell'Italia del Giro, due programmi che segnano le stagioni televisive come la moda prêt-à-porter. Anche se, per ragioni che si possono intuire, “Edo” e la sua banda (gli altri autori Michele De Mieri, Alessandro Garramone e Riccardo Mazzon con il regista Andrea Doretti e il compagno di viaggio Gianni Miraglia) girano in estate gli appuntamenti autunno-inverno e viceversa. In attesa quindi di tornare sulle strade della corsa in rosa, Camurri ha ripreso a proporci il suo girovagare nell'Italia delle località ritenute a torto minori perché più piccole, comunque ricche di cultura, storia e tradizioni, ma anche nei capoluoghi di regione, visto che soltanto in questo 2019 ha già fatto tappa a Palermo, Genova e Bologna superando, dal 2016 a oggi, le cinquanta puntate, ognuna delle quali (la domenica alle 10,20 su Rai 3 e in replica in lunedì alle 22,10 su Rai Storia) si snoda attraverso l'espediente delle stazioni di una ideale metropolitana della cultura, dove ad ogni fermata ci sono una storia o un personaggio significativo che aiutano ad accrescere le conoscenze del luogo recuperando il passato, esaminando il presente e guardando al futuro. Di belle puntate ne abbiamo viste anche in questo autunno, ma quella di domenica scorsa, in replica ieri sera, ci è sembrata particolarmente interessante per la città, la bella Trento, ma anche per quello che di Trento è stato raccontato, compreso il famoso Concilio, che nelle sintetiche parole di monsignor Lodovico Maule, decano del Capitolo della Cattedrale, ci è apparso molto più chiaro che in tanti trattati. Don Maule ha avuto anche il tempo per una rapida catechesi attraverso l'arte descrivendo la scultura di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre con il serpente tentatore dalle sembianze umane, la Croce di Cristo piantata sul sepolcro di Adamo e Maria nuova Eva. «Io credevo – ha ammesso Camurri – che in dieci minuti dovessimo accelerare la storia dei diciotto anni del Concilio di Trento e invece abbiamo accelerato la storia della caduta e della redenzione dell'uomo». Ovviamente c'era e c'è tanto altro in ogni puntata di Provincia capitale.
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