“Scomparsa” parte col botto su Rai 1
mercoledì 22 novembre 2017
Con il titolo Scomparsa si era già vista l'anno scorso su Canale 5 una miniserie francese (Disparue), a sua volta ispirata alla fiction spagnola Desaparecida, in cui una diciassettenne sparisce nel nulla in una notte di festa. Le conseguenti indagini portano a scoprire abitudini impensate della ragazza e i segreti di tanti altri personaggi. E chi non ha scheletri nell'armadio, ha almeno dei problemi con i figli, compreso il commissario titolare delle indagini. Una storia che al di là dello stesso titolo torna alla mente per le similitudini con l'attuale Scomparsa, la nuova fiction di Rai 1 in onda il lunedì per sei prime serate. Anche qui un'adolescente, Camilla, scompare assieme a un'amica dopo una festa in discoteca. Anche qui si scopre che la ragazza ha a che fare con la droga e si registrano situazioni problematiche nel rapporto genitori-figli. La madre di Camilla, Nora (Vanessa Incontrada), è una psichiatra che ha cresciuto la figlia da sola. Il vice questore Giovanni Nemi (Giuseppe Zeno), a cui saranno affidate le indagini, si sta separando dalla moglie. A farne le spese è il piccolo Lorenzo, il figlio che minaccia il suicidio, salvato, manco a dirlo, dalla bella psichiatra che scoprirà solo in un secondo momento che il padre del bambino non è altro che il poliziotto che guiderà le ricerche della figlia. Insomma, due solitudini e due debolezze che si incontrano, si fanno forti l'una dell'altra e fanno immaginare i futuri sviluppi. Ma Nora e Giovanni non sono i soli ad avere problemi con i figli, anche perché spesso i figli non sono quello che si pensa. Mentre altri personaggi all'apparenza insospettabili, come quelli della fiction francese, sembrano nascondere più di qualcosa. Il tutto nel microcosmo di una provincia (in questo caso San Benedetto del Tronto) dove tutti si conoscono o si illudono di conoscersi, per un'idea sempre più diffusa nelle fiction nostrane, buona per promuovere le località, con il rischio, però, che l'ambientazione renda ancora più improbabili le storie narrate. Fabrizio Costa, che dirige la fiction, è un regista navigato, ma la mano esperta la si vede solo a tratti. Sembra esserci più che altro una carenza di scrittura, messa in evidenza anche dal frequente ricorso ai flashback. Partenza comunque con il botto in termini di ascolti: oltre 6 milioni e 200 mila telespettatori.
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