Ma qual è il segreto dei papà?
martedì 5 marzo 2019

Quale sarà mail Il segreto dei papà di cui parla il titolo di questo albo? In apparenza è un bel mistero, perché i papà sono tutti diversi. Basta osservarli per bene il sabato davanti alla scuola mentre aspettano i loro figli. Sono proprio così come Luigi Ballerini li racconta e Paola Formica li illustra (Edizioni San Paolo; 14 euro): alti, piccoletti, longilinei o cicciottelli, con o senza barba, con o senza capelli; sorridenti, allegri e chiacchieroni, serissimi e taciturni, vestiti sportivi o in giacca e cravatta…

A conoscerli bene si potrebbe scoprire che qualcuno è instancabile e qualcun altro invece crolla appena dopo cena si mette sul divano; qualcuno ama trafficare in cucina, un altro preferisce sedersi a tavola e mangiare. E dunque il segreto che tutti i papà nascondono? Per scoprirlo bisogna arrivare alle ultime pagine del libro. Che è perfetto per essere letto, con la voce e con gli occhi, dai papà ai bambini, grazie alle tavole coloratissime di Paola Formica che dilatano allegramente il senso delle parole. Dai 3 anni

Molti pensano che i primi libri debbano per forza essere coloratissimi, è vero invece che i piccoli dimostrano di apprezzare immagini fortemente contrastate in bianco e nero, forme incisive e contorni ben rimarcati. A noi adulti , il bianco e nero – così come suggerisce Luigi Paladin in quel bel saggio intitolato Nati sotto il segno dei libri – “può apparire freddo, poco riconducibile al mondo dei bambini. E anche meno fedele, perché esclude diverse componenti degli oggetti stessi: i loro colori, i dettagli interni, le espressioni. Le competenze percettive del bambino si affidano tuttavia prima alla forma che al colore”.

La premessa per parlare di Quelli là (Bacchilega Junior; 10 euro), ultima uscita nella collana Libricini, testo sintetico e musicale di Teresa Porcella, illustrazioni di Santo Pappalardo. Formato quadrotto, pagine cartonate resistenti alle manine non sempre delicate dei piccoli lettori da 0 a 5 anni, ecco un’allegra sfilata di animali in bianco e nero. Figure che per il bebé costituiscono le prime rappresentazioni della realtà. Un bestiario semplice e divertente fatto di zebre, gatti, cani, volpi, pecore, scimmie, tigrotti e tanti altri… Tutti da riconoscere e a cui dare un nome. Agli adulti non sfuggirà la citazione di copertina con quattro personaggi – il riccio, la zebra, il gallo e la mucca – che attraversano una strada sulle strisce pedonali.

Di Nico conosciamo già parecchie cose: sappiamo che è un bambino solitario, che abita in una casetta di legno in riva all’oceano con il papà pescatore e sei gatti. Al largo, in mezzo al mare Nico ha un’amica balena ma si sa, le balene, come i gatti sono tipi piuttosto indipendenti. Ed è innegabile che il bambino, senza altri compagni di gioco, sia maledettamente solo. Dopo “La balena della tempesta” e “La balena della tempesta in inverno” l’illustratore inglese Benji Davies torna a regalarci una nuova avventura di Nico, Un’estate dalla nonna (Edizioni Giralangolo; 15 euro).

Al solito un testo breve ma tavole tutte da gustare nei dettagli che Davies non lesina mai. Da apprezzare nei colori mai brillanti, nei toni qui piuttosto cupi, smorzati e sfumati che ci restituiscono un’estate nordica, fredda, fatta di alte e basse maree, cieli tempestosi, nuvole basse, pioggia a catinelle e poi tramonti dorati. Anche la nonna in questione, lo si vede dalla copertina, è un marinaio provetto, abita su un isolotto sperduto battuto dal vento, in una casetta ricavata da uno scafo rovesciato, cucina zuppa d’alghe, russa come un tricheco e, non si sa come, è sempre indaffarata. Nico se vuole divertirsi un po’ deve fare da sé. Le sue avventure, però, non sono mai esenti da guai. Questa volta sarà la grinta della nonna a essere messa alla prova. E Nico troverà un nuovo amico. Un albo da condividere anche nella lettura delle immagini e con la voce da prestare a chi ancora non sa leggere. Dai 4 anni.

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