Poetica, spensierata e felice... i ricordi di una vita insieme
lunedì 3 dicembre 2018

Solo dopo aver letto le prime pagine del racconto di Zoran Drvenkar e osservato per bene le tavole della grande Jutta Bauer, si comprende appieno il significato del titolo di questo albo, in cui la memoria si vena a tratti di malinconia e commozione, Ti ricordi ancora (Terre di Mezzo; 15 euro) dove è quell’ancora a far capire da dove viene la voce narrante e a separare due piani temporali. Il tempo fantastico e spensierato dell’infanzia, pieno di avventure che tolgono il fiato e il tempo dei ricordi dolceamari della vecchiaia. Ciò che il testo suggerisce e racconta a ogni pagina – ricordi fulminanti di giornate indimenticabili - le immagini esplicitano con un meccanismo narrativo geniale.

Jutta Bauer ritrae con i suoi acquerelli due bambini in mezzo a prati fioriti e colline, sotto un cielo stellato e la furia di un temporale, in fuga dall’assalto di una mandria di mucche e altri mille imprevisti. Divertiti, liberi e felici. Ma schizzati a matita, sotto il testo, nel bianco della pagina ecco un uomo e una donna anziani: i bambini di ieri che oggi mentre giocano a carte, riposano su una panchina o passeggiano sotto la pioggia, ricordano di quando dietro ogni angolo li aspettava un’avventura – fatta di gnomi, corvi, mucche, cani… - e loro non avevano paura di nulla. Un libro da regalare a chi si vuol bene e da leggere con i nipoti, il racconto di quanto può essere poetica, spericolata e felice una vita insieme.

Si scrive UPPA ma si legge Un Pediatra Per Amico, la rivista bisettimanale che da quasi vent’anni è il punto di riferimento per i genitori sulla salute e l’educazione dei bambini. Scritta da pediatri e da esperti del mondo dell’infanzia, completamente senza pubblicità, diffusa per abbonamento e presente negli ambulatori pediatrici, Uppa ha alle spalle una storia di competenza e rigore riconosciuta sulla salute e il benessere dell’infanzia. Ora, le informazioni, i consigli e i punti di vista di UPPA sono confluiti in questo manuale che, con il contributo di un pool di accreditati professionisti affronta i temi più caldi che coinvolgono i genitori quando mettono al mondo un bambino. E attorno ai quali si muovono tanti interessi.

Partendo dalla gravidanza e dal parto, in quasi 270 pagine, Zerocinque. Il manuale di UPPA sulla salute e l’educazione del bambino da 0 a 5 anni (UPPA edizioni; 27 euro) entra nel vivo dei dubbi e delle preoccupazioni che assalgono mamma e papà nei primi mesi di vita del bambino, dall’allattamento allo svezzamento, dal sonno del neonato alle tappe del suo sviluppo psicomotorio, dall’igiene alla febbre, dalla tosse al mal di gola ai vaccini. Insomma una bussola per affrontare con consapevolezza, attenzione e ascolto l’avventura della crescita di un figlio.

Anche Il grande libro dei nonni (San Paolo; 25 euro) ha alle spalle una storia di esperienze, incontri e confronti. Quella di Annalisa Pomilio, l’autrice, che si occupa da sempre di infanzia e da qualche anno del fortunato sito che ha creato www.noinonni.it. Un po’manuale un po’ diario, un po’ ricettario, un po’ libro del fare, questo volume è un ibrido che ricorda quei libri di casa di un tempo dove ogni giorno si trovavano racconti da leggere, curiosità, ricette, consigli vari per organizzare giochi e passatempi, spazi per annotazioni personali o per custodire foto di famiglia… E condividere il tutto con i bambini.

Un libro da sfogliare e risfogliare, da leggere un po’ qua e un po’ là quando occorre, quando si hanno dubbi o sorge un problema - per confrontarsi come si farebbe con un amico - a seconda dei momenti che la vita presenta. Perché il ruolo dei nonni non è solo quello di dare una mano ai propri figli diventati genitori nelle cose pratiche, ma di esserci per dare sicurezza ai nipoti, per incoraggiarli e rassicurarli. Per regalare loro il proprio tempo e la propria attenzione. E poiché capita sempre più spesso di occuparsi dei nipoti per parecchie ore al giorno, mentre i genitori sono al lavoro, è importante giocare il proprio ruolo con consapevolezza sì, ma soprattutto con gioia ed entusiasmo. Condividendo con i più piccoli il buon tempo lento dell’infanzia.

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