Un'estate al rifugio: la vacanza che non ti aspetti
lunedì 28 giugno 2021

Il rifugio Deffeyes, ai piedi del ghiacciaio del Ruitor, a 2500 metri nella valle di La Thuile è al centro del nuovo romanzo di Sofia Gallo Un’estate in rifugio che Salani pubblica nella collana “I caprioli” in collaborazione con il Club Alpino Italiano (13,90 euro). L’estate è quella che segna i tredici anni di Giorgio con una vacanza inaspettatamente decisa d’autorità dal padre che in modo altrettanto improvviso ha lasciato un frustrante lavoro in banca per gestire da giugno a settembre un rifugio in Valle d’Aosta, trasformando così la sua passione per la montagna in una diversa idea di vita e di lavoro.

L’altra complicazione riguarda sua mamma, che invece ha accettato un lavoro da insegnante in Francia, a Modane. Separato dal fratello minore Luca destinato da andare al mare a Finale con la nonna, Giorgio si ritrova di punto in bianco, solo, indispettito, pieno di rancore e di paure con tante domande in testa sui suoi che vogliono cambiare vita, e su quella mania del padre di coinvolgerlo in quella scelta assurda e faticosa. L’esperienza invece si dimostrerà indimenticabile; arrivato di malavoglia, Giorgio trova un proprio ruolo nella quotidianità del rifugio, conosce i gemelli figli della cuoca del rifugio, strani ragazzi segnati da una tragedia familiare e Katina, una loro amica dalla vita altrettanto inquieta che gli fa battere il cuore. Con i tre sperimenta sentimenti ed emozioni contrastanti, amicizia, complicità, gelosia, invidia, entusiasmi e delusioni che suscitano riflessioni profonde su di sé e gli regalano suo malgrado una grande lezione di vita. A fine estate niente saà più come prima. A fare da contorno costante e a nutrire la crescita di tutti i protagonisti la montagna, con le sue bellezze, i paesaggi che tolgono il fiato, i tramonti che incantano, la durezza delle pietraie, i segreti e i pericoli che incombono su chi ne trasgredisce le regole. Una lettura per ragazzi dai 13 anni in su ma anche per chi ragazzo non lo è più.

Nel pollaio la vita si svolge tranquilla più che mai, secondo un tran tran quasi monotono. Senonché un giorno, in fuga dai cacciatori arriva un folto gruppo di capibara, grossi roditori pelosi, capaci di nuotare, animali sconosciuti alle galline subito maldisposte nei loro confronti. Nessuno sa da dove vengano ma tutti li temono, considerandoli pericolosi proprio perché estranei. Poiché i cacciatori incombono, le galline acconsentono a nascondere i capibara a patto però che questi seguano rigidamente le loro ferree regole. Norme che in sostanza li relegano in un angolo, in silenzio e senza rivendicazioni e pretese.

In realtà quelli considerati semplicemente Intrusi (Terre Di Mezzo; 15 euro) si rivelano provvidi alleati in una situazioni di emergenza. Sicché i ruoli si capovolgono e le galline sperimentano che non solo l’unione fa la forza ma che per temere un pericolo bisogna conoscerlo. E non da ultimo che spesso è utile un atto di fiducia nei confronti del prossimo. Autore e illustratore uruguaiano Alfredo Soderguit racconta e illustra con tavole in bianco, nero e un solo tocco di rosso, una storia di reciproca solidarietà e fiducia con un finale a sorpresa indicibile … Dai 3 anni

Quando Katitzi cade senza farsi male in una buca di serpenti e qualcuno insinua che la ragazzina è protetta dalle forze del male, il padre replica semplicemente che sua figlia è nata con la camicia. Se sia vero o no è difficile a dirsi vista l’infanzia tribolata della bambina. Katitzi è una vecchia conoscenza per molti lettori, la creatura letteraria della scrittrice svedese di origini rom Katarina Taikon che in una serie di romanzi ha raccontato pur con vivacità e brio la propria personale difficile esistenza di bambina cresciuta in Svezia, prima in orfanotrofio poi al campo rom ma sempre esposta ai pettegolezzi, alle ingiustizie, alle esclusioni e alle maldicenze, persino al disprezzo degli adulti che non hanno mai tollerato la presenza dei nomadi.

Katitzi nella buca dei serpenti (Iperborea; 13 euro) è il terzo episodio della serie. L’incidente di Katitzi e certe intolleranze annusate nell’aria spingono papà Taikon a smontare il campo e a cercare per la grande famiglia un luogo più sicuro. Per i rom sono tempi pericolosi, la Seconda guerra mondiale infuria in Europa con i nazisti che hanno già invaso la Danimarca e minacciano la Norvegia. Nel lungo viaggio verso nord Katitzi, bambina vivace, indipendente e fantasiosa, trova un’amica, riesce per un breve periodo a frequentare la scuola ma i pregiudizi sono sempre in agguato e le ingiustizie pure. Non c’è pace per i rom. Nessuno vuole zingari alla propria porta. Dagli 11 anni

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