Giornata della memoria / 2 Storie per non dimenticare la Shoah
lunedì 25 gennaio 2021

“Alle forze contrarie, mai piegarsi”. Questi versi di Goethe, che per suo padre erano diventati un motto, sono state un mantra anche per Sophie e suo fratello Hans. Robert Scholl, sindaco di un paesino della Svevia, nella Germania meridionale, era uomo di larghe vedute e idee liberali, motivo per cui aveva anche perso il posto di primo cittadino. Ai giovani figli che sognavano un futuro radioso e subivano il fascino delle camicie brune nazionalsocialiste aveva consigliato di non farsi incantare dal Fuhrer e i suoi gerarchi che considerava “lupi, bestie feroci e criminali”.

Non stupisce perciò che, dopo una prima entusiasta adesione dei ragazzi Scholl alle organizzazioni giovanili naziste che puntavano su sport, natura e amor di patria, Hans e Sophie ormai studenti universitari comprendessero il volto violento e repressivo del regime hitleriano, maturando un cosciente e convinto dissenso. A Monaco anche Sophie entra a far parte dell’organizzazione clandestina “Rosa Bianca” fondata dal fratello insieme con altri studenti universitari, con l’idea di partecipare attraverso una resistenza attiva alla demolizione della dittatura nazista. I due sanno cosa rischiano a distribuire volantini anti Fuhrer che invitano i tedeschi a ribellarsi al regime, ma non si tirano indietro, anzi, agiscono con entusiasmo e coraggio sperando in una reazione e insurrezione popolare. È il 18 febbraio 1943 quando fratello e sorella, colti mentre dalla balaustra dell’ultimo piano dell’università lanciano un’infinità di volantini, vengono arrestati. In breve saranno processati e giustiziati. Entrambi affrontarono la fine con coraggio e la consapevolezza di aver agito per la libertà seguendo la propria coscienza. Nell’anno del centenario della nascita di Sophie Scholl, vittima dei nazisti a 22 anni, Giuseppe Assandri ce ne regala un ritratto appassionato ne La rosa bianca di Sophie (edizioni San Paolo; 15 euro), intrecciando romanzo e biografia e documentando con puntualità il crescendo del clima di violenza nella Germania della follia nazista. Una storia che attraverso il sentire profondo e la voce delicata ma tenace di una ragazza di un secolo fa sa parlare di ideali e di coraggio nel difenderli ai ragazzi di oggi. Dai 14 anni

Ci sono storie che si vorrebbero frutto solo di fantasia. Invece no, sono più che vere e arrivano come un pugno nello stomaco da un tempo non così lontano: gli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale, quando orrori si sono sommati a orrori. La casa del male, la Villa Triste di cui scrivono Annalisa Strada e Gianluigi Spini (DeAgostini; 13,90 euro) è esistita davvero a Milano, anche se ogni città può dire di aver avuto un luogo ripugnante in cui fascisti e nazisti si sono accaniti con le violenze più inaudite su coloro che ritenevano nemici del regime.

Entrarvi era facile, bastava un sospetto, una denuncia, una spiata, ma uscirne vivi era un miracolo. Nella casa milanese della vergogna - in una città dilaniata dalle bombe, dagli agguati e dagli eccidi nazifascisti - incappa senza capirne il perché Arturo, il protagonista quindicenne della storia. Un ragazzetto che pare interessato più agli sguardi di Liliana che non a quanto succede nel Paese e nelle strade di Milano. Sarà la realtà dei fatti - il confronto con l’amico antifascista Luciano e con Vittorio l’arrogante camerata - a coinvolgerlo suo malgrado, a fargli capire che ci sono momenti in cui è necessario accettare di schierarsi. Dalla parte giusta. Dai 14 anni

“Cara Kitty… “. Iniziano sempre così i resoconti quotidiani, le cronache, le confidenze e i pensieri profondi che Anne Frank affida alle pagine del suo diario segreto. Il dono prezioso ricevuto il giorno del suo tredicesimo compleanno nel quale annoterà per due anni la propria esperienza di clandestinità nel nascondiglio sopra gli uffici dell’azienda del padre.

Ed è un proposta molto particolare questa del Diario di Anne Frank delle Edizioni Star Comics. Con l’adattamento di Ozanam e i disegni di Nadji - due tra i più apprezzati autori delle bande dessinée franco-belga – questo classico intramontabile assume la forma del graphic novel per raccontare con le immagini la drammatica storia della ragazza diventata simbolo della Shoah. Dai 12 anni per tutte le età.

Il Giorno della Memoria è l’occasione anche per ricordare i Giusti tra le Nazioni, uomini e donne non ebrei, eroi per lungo tempo anonimi, che negli anni delle leggi razziali e delle deportazioni nei campi di sterminio nazisti, non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita per salvare uomini e donne ebrei dalla Shoah. Nella collana “Semplicemente eroi” di Einaudi Ragazzi, Daniele Aristarco torna a dar fiato alla propria passione per la Storia e l’impegno civile.

Con una vicenda che parte dalla storia di fantasia di un attore comico alla ricerca delle proprie radici, Aristarco porta il suo personaggio Jack La Manna, a condurre una vera indagine internazionale sulla storia dei propri genitori. Che porterà alla luce, non senza rischi coloro che salvando una vita hanno salvato il mondo intero. Ne Il Giardino dei Gusti ci sono racconti, nomi e cognomi di quanti hanno fatto il bene con generosità, senza mettere in conto il pericolo, con un posto in quei luoghi voluti dopo la Shoah che continuano a farne memoria. Dai 14 anni

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