Brutte bestie i Raffreddori
lunedì 20 aprile 2020

È una specie strana sempre in pista, anzi sempre in agguato sebbene capace di rendersi invisibile, lasciando però i segni del suo passaggio. Gli umani cercano invano di difendersi da questi furbissimi esemplari, loro sono lì pronti a colpire. Già perché i Raffreddori mordono e non demordono, sopravvissuti nel tempo al pericolo di estinzione grazie al consigliato mantra arcinoto che i raffreddori, gran brutte bestie, non si devono prendere.

Opera del geniale André François - pittore, scultore, scenografo teatrale, cartoonist, illustratore tra i più estrosi del Novecento - I Raffreddori (Orecchio Acerbo;10 euro) è un campionario di ironia e intelligenza. Un libriccino che si regge sulla forza del doppio senso reso più efficace dall’intreccio tra parole e immagini, laddove il malanno raffreddore è rappresentato da un improbabile animale a quattro zampe, tutto nero, sgraziato, goffo e trasformista che dà forme surreali ai più classici modi di dire. E a una storia allegra e scanzonata che riesce a divertire anche in questi tempi tristi in cui sembra impossibile far sorridere parlando di malattia. Impossibile raccontare le battute. Leggere per credere, altrimenti non c’è gusto. Dai 12 anni

La domanda è di quelle che prima o poi i bambini pongono agli adulti: perché piangiamo? Da dove vengono le lacrime e a cosa servono? E’ chiaro che qui per rispondere piuttosto che un medico occorre un poeta. Perché ci vogliono le parole giuste sulle ragioni del cuore e non tanto parole di scienza. Lo suggerisce anche questo albo illustrato Perché piangiamo? (Fatatrac; 16,90 euro) che sull’enigma delle lacrime incrocia il lavoro di due autori entrambi spagnoli: il testo poetico di Fran Pintadera e le tavole suggestive e malinconiche e di Ana Sender.

Dunque la domanda fatidica e improvvisa, forse inaspettata, arriva con un filo di voce dal piccolo Mario, un giorno dalla panchina del parco e in seguito a un lungo silenzio pensieroso. Al ritegno del bambino, guidato dalla sensazione di inoltrarsi su un terreno sconosciuto e misterioso, fa seguito la dolcezza delle risposte della mamma che gli parla di nubi cariche di pioggia, lontananze, spazi da esplorare, muri e mari in tempesta, di pietre ma anche di felicità. Di un linguaggio universale che soccorre parole difficili da dire. Ancora una volta certi libri si confermano amici soccorrevoli, pieni di domande, ipotesi nuove e risposte, di una bellezza capace di salvarci. Dai 5 ai 99 anni

Libri da toccare o meglio da sfiorare, libri colorati, con buchi, inserti, intagli e incroci , cornici , specchi. Pagine cartonate ripiegate a fisarmonica dalle tinte sgargianti che si mescolano. Sono gli ultimi lavori che Hervé Tullet ha pensato e realizzato nel suo stile inconfondibile per il suo pubblico di elezione, i più piccoli per cui prepara libri facili da maneggiare, leggeri ma abbastanza solidi da non farsi sgualcire da manine impertinenti.

Libri accattivanti, che offrono sorprese tra le pagine, materiali diversi da scoprire, buchi, aperture e comunque spazi pieni e vuoti da esplorare con le mani e con gli occhi. Insomma esperienze in cui infilarsi piuttosto che storie raccontate. Tutto questo e molto altro si trova in questi due albi Fiori! e Forme! (13,50 euro cad.) pubblicati da Franco Cosimo Panini, che si leggono senza testo, in ogni direzione e da entrambi i lati: oggetti senza inizio e senza fine con cui giocare, lasciare spazio all’immaginazione e al proprio sguardo libero. Dai 2 anni


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