«Saturday night live» non ancora all'altezza
martedì 10 aprile 2018
Il Saturday night live in versione italiana, sabato 7 aprile in prima serata su Tv8, è partito con un clamoroso errore di montaggio (alla faccia del presunto live). Dopo poco più di un'ora, al termine di un break pubblicitario, sono andati in onda tre sketch già trasmessi poco prima. Si può solo immaginare, se mai fosse stato di fronte al video, la reazione di Claudio Bisio tornato da mattatore alla conduzione di uno show comico. Sicuramente non avrà riso di fronte al pasticcio combinato per la prima delle sei puntate di un format che si rifà direttamente alla versione statunitense, in onda da 43 anni, da sempre incentrato sull'ironia (anche se non si tratta di ironia della sorte come invece è accaduto nel debutto italiano). Tv8 ha poi rimediato mandando in onda la versione corretta nella notte tra domenica e lunedì. Ma a parte l'incidente, va detto che il Saturday night live nostrano non è partito nel migliore dei modi. È vero che proprio uno degli sketch “oscurati” sabato si è poi rivelato uno dei migliori (quello con Alessandro Cattelan incentrato sulla parodia dei talk televisivi pomeridiani). Ma è anche vero che molti altri non sono apparsi all'altezza di uno show con le ambizioni di Saturday night live, esplicitate anche con il grande palcoscenico suddiviso in tre zone. Gli sketch, infatti, prendono vita sui palchi laterali dello studio televisivo, mentre su quello centrale si esibisce il più delle volte Bisio, ma soprattutto l'orchestra della Tom's Family, capitanata da Rocco Tanica, che fa da contrappunto alle varie fasi del programma. Tra gli appuntamenti fissi, registrati anche in esterno, una serie di parodie: da L'isola dei vip a Sguburra. Ogni due ne possiamo salvare non più di una. Nella versione sbagliata ci è pure toccato per ben due volte Enrico Mentana nella parte di se stesso impegnato in una “maratona” sui propri esami del sangue con tanto di exit pool sul testa a testa tra il colesterolo a 280 e i trigliceridi a 260. Niente da dire, ovviamente, sul Bisio conduttore, a parte che si poteva risparmiare la storiella del fraticello pedofilo. Ma a proposito di scivoloni, c'è da registrare quello materiale di Luca Mangoni rovinosamente caduto (per fortuna senza conseguenze) nel rientro in scena per il saluto finale. La seconda puntata non può che andare meglio.
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