Rinnovato il contratto degli Istituti per il Clero
giovedì 27 gennaio 2022
Il 10 gennaio scorso è stato sottoscritto con i sindacati del settore commercio il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i laici e gli ecclesiastici dipendenti dell'Istituto Centrale e degli Istituti Diocesani per il Sostentamento del Clero. Il nuovo contratto è in vigore dal 1° gennaio 2022 e scadrà a dicembre 2024 per gli aspetti sia economici sia normativi. Insieme allo stipendio del mese di gennaio, sono già in pagamento le differenze retributive riferite agli anni precedenti, in forma di una tantum secondo il livello di inquadramento. Per il fisco, l'una tantum è soggetta alla "tassazione separata". L'accordo innova l'inquadramento del personale con l'aggiunta dei nuovi livelli "Quadro Super" e "Livello 3 Super" come riconoscimento di una elevata competenza o di supervisione acquisite nel proprio settore. Oltre alla retribuzione base, fanno un passo in avanti gli scatti di anzianità. Gli importi degli scatti posteriori al 1° gennaio 2022 sono rivalutati del 15%, mentre sono congelati in cifra gli importi ancorati al maggio 2006 e al dicembre 2021. Per le politiche familiari, il contratto conferma i consueti trattamenti di sostegno per la maternità e per la cura della famiglia. Come novità, in occasione della nascita di un figlio, al padre lavoratore è riconosciuto un ulteriore congedo retribuito di 3 giorni, cioè in aggiunta al congedo obbligatorio di paternità previsto dall'Inps. Prendono poi il via negli Istituti il lavoro agile, attivabile con accordo individuale per gli impiegati e i quadri a tempo pieno, e il telelavoro secondo le norme vigenti. Arricchiscono il contratto l'assistenza sanitaria integrativa e la previdenza complementare. Per l'assistenza sanitaria è confermato l'importo di 300 euro in favore dei dipendenti che si iscriveranno alla Cassa sanitaria che sarà indicata dall'Istituto Centrale per il sostentamento. E potranno iscriversi anche gli ex dipendenti in pensione e i rispettivi familiari, con oneri tutti a loro carico. Prosegue inoltre l'adesione alla previdenza complementare gestita da FON.TE, il fondo di categoria dei servizi e del commercio, con le aliquote in corso a carico degli Istituti. Trova conferma anche il Fondo paritetico FONDER al quale gli Istituti accederanno con risorse agevolate per programmi di formazione continua del personale.
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