"Report" riparte da sanità e Covid-19
mercoledì 1 aprile 2020
Risentire le parole di Bill Gates, che nel 2015 metteva in guardia dalla possibilità che un’epidemia potesse fare più morti di una guerra, fa una certa impressione. «Quand’ero ragazzo – diceva cinque anni fa il fondatore di Microsoft – la catastrofe che più ci preoccupava era il conflitto nucleare. Oggi il rischio è un altro: un virus altamente contagioso che non saremo in grado di combattere per l’assenza totale di un sistema sanitario globale». Dopo di che spiegava la drammaticità di una eventuale diffusione per via aerea attraverso persone che in gran parte stanno bene anche quando sono contagiate. Di fatto quello che sta succedendo con il Covid–19. Una sorta di preveggenza, quella di Bill Gates, dalla quale è partita lunedì in prima serata su Rai 3 (replica sabato alle 16,30) la nuova serie di Report con la conduzione di Sigfrido Ranucci, che ha chiosato l’introduzione affermando che «abbiamo fatto i tagli alla sanità e non abbiamo investito sulla cosa più importante: il capitale umano». Report ha così stravolto il suo palinsesto e ha deciso di buttarsi nella mischia del Coronavirus, dalla «pancia del territorio», raccontando come è nato il contagio nel triangolo del Nord e poi andando a vedere come le regioni del Sud stanno affrontando l’aumento dei casi. Qui l’inchiesta si è fatta dura, mostrando carenze, inadempienze e illeciti davvero preoccupanti tanto da augurarsi che si sia forzato la mano su casi eccezionali che non confermano la regola, visto anche che i giornalisti di Ranucci sono riusciti a far innervosire un pacato come Franco Locatelli, il direttore del Consiglio superiore di sanità. Ma questa è la tv scomoda di Report che spesso, anche se non sempre, colpisce nel segno come nella parte della puntata dedicata alla Cina. Sconvolgente la macellazione e la vendita nei mercati cinesi dei pipistrelli da cui il virus sarebbe partito. Molto interessanti le immagini esclusive di quello che è successo nei cosiddetti compound di Wuhan, i grandi condomini con migliaia di persone, anche cinquemila, recluse come in un carcere. Infine, per tirare su il morale, chiusura con Nuovo cinema Paradiso e la sequenza dei baci censurati, quelli che prima o poi torneremo a darci.
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