Raimondo è bravo ma resta in pigiama
mercoledì 9 dicembre 2020
Anche ai comici più bravi non tutto in tv riesce al meglio, soprattutto se il budget del programma è minimo e sei costretto a inserirci dentro la pubblicità diretta di un materasso, che può persino non stonare trattandosi di un late night show dal titolo Pigiama rave, in onda il lunedì intorno alle 23,15 per sei settimane su Rai 4, una rete più avvezza a film e telefilm, ma comunque aperta alle sperimentazioni. E questo Pigiama rave, condotto da Saverio Raimondo, è di sicuro un esperimento, ma non del tutto riuscito. Cerchiamo di spiegarci. Dalla sua casa, come uno dei tanti collegamenti in remoto che abbiamo imparato a conoscere in questi tempi di pandemia, Raimondo si presenta in pigiama dietro a una scrivania che del late night show ha più che altro la tazza, quella che gli americani chiamano “mug” e che non manca mai nei programmi del genere. Per il resto il comico romano (che ha acquisito autorevolezza con le partecipazioni a Porta a porta, a Le parole della settimana e a Tv Talk) si deve arrangiare con gli ospiti in collegamento skype e le difficoltà del caso, soprattutto per i ritardi audio. Raimondo ce la mette tutta, ma non è facile per uno come lui che basa la comicità sul ritmo e sulla parlantina. Funzionano meglio, anche perché si avvalgono di altri canali di collegamento, i duetti con il regista Massimo Caliendo, presente nel suo riquadro video come sorta di spalla al comico anche nel ribadire che «questo è un programma che non spende un soldo del nostro canone». È dunque, come si diceva, minimale, pur cercando di stare dietro anche all'attualità con un ironico red carpet virtuale nel giorno dell'inaugurazione della stagione della Scala a Milano per Sant'Ambrogio, oppure presentando una «regina degli scacchi a chilometro zero» visto il successo della serie di Netflix. Alla fine abbiamo contato una decina di ospiti tra cui il rapper Frankie hi-nrg e il surfista Leonardo Fioravanti (esperto di ondate molto più dei virologi). Ma per i problemi di cui sopra, il meglio di sé Raimondo lo dà nei monologhi, come quello sul prossimo Sanremo, tanto da perdonargli una certa ignoranza geografica evangelica a proposito di una precedente battuta sul «Battesimo nel Getsemani» (sic!).
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