Rai 2, "L'Italia che fa" e che prova a volare
mercoledì 3 giugno 2020
«Di ali non ce ne sono mai abbastanza». Con l’invito a mandare selfie in cui si incrociano e si muovono le mani aperte, Veronica Maya chiude la prima puntata del nuovo spazio quotidiano L’Italia che fa, dal lunedì al venerdì alle 16,10 su Rai 2, iniziato proprio con la metafora del volo: «Siete pronti a volare?». Tutto questo per dire dell’immancabile presenza sui social, ma soprattuto per spiegare che ogni settimana viene proposto un viaggio attraverso quattro realtà che in luoghi diversi si occupano degli altri, ovvero svolgono un’azione sociale a favore della comunità, che insieme a solidarietà è anche il concetto ribadito più volte da Elisabetta Soglio, responsabile di Buone notizie, il settimanale del Corriere della Sera. La Soglio, che iniziò la sua carriera giornalistica proprio qui ad Avvenire, condivide questa settimana lo studio televisivo green (pieno di piante) in cui la Maya si muove attraversando un’Italia a specchio, mentre assistenti, tecnici e operatori fanno bella mostra di sé alla consolle di una regia a vista, anziché dietro le quinte, che rimedia in qualche modo a quell’assenza di pubblico che condiziona gran parte dei programmi del momento. È un’idea, non c’è dubbio. Per il resto ci si affida agli ormai tradizionali collegamenti in video con le imperfezioni del caso, ritorni audio in particolare. Anche il ritmo ne risente, ma quello che conta, in questo caso, sono le storie di riscatto sociale che vengono raccontate. Le prime arrivano da Cagliari, Milano, Modena e Padova. Si va dal teatro nel Carcere minorile Beccaria del capoluogo lombardo alla Fondazione Domus de Luna che in Sardegna aiuta bambini, ragazzi e mamme in difficoltà, ma anche famiglie bisognose che nei mesi della pandemia sono passate da 50 a 500. Il messaggio è chiaro. Lo sintetizza Ugo, il fondatore della Domus de Luna: «Un sogno che si sogna da soli rimane un sogno, ma un sogno che si sogna in tanti diventa realtà». Un assist per la conduttrice che chiosa: «Fare del bene diventa contagioso». A questo punto appare davvero brusco il passaggio tra i due programmi pomeridiani di Rai 2 con il verbo fare coniugato in modi diversi: dal gossip di Detto fatto alla gara di solidarietà dell’Italia che fa.
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