Pronto il buono dell'Inpdap
giovedì 8 novembre 2007
Con il prossimo pagamento della rata di novembre, l'Inpdap aggiunge la quattordicesima mensilità ai pensionati con bassi redditi. L'aumento una tantum interessa circa 25.000 titolari di un assegno Inpdap che abbiano già compiuto i 64 anni di età e che posseggano un reddito complessivo non superiore, per l'anno 2007, a 8.504,73 euro, cioè a 654,21 euro mensili. L'importo medio del bonus, che varia in base agli anni di contributi versati, si aggira sui 302 euro. Una seconda quattordicesima sarà pagata a luglio 2008.
L'Inpdap " ma anche l'Inps che ha già pagato il bonus il mese scorso " hanno chiarito che se si raggiunge il 64° compleanno nel corso dell'anno, il mese di compimento si considera per intero (arrotondamento per eccesso) e la somma aggiuntiva viene pagata in proporzione al numero dei mesi che seguono il compleanno. L'importo così ridotto vale anche per gli eredi, in caso di decesso del titolare. Il criterio della proporzione si applica inoltre quando la somma aggiuntiva deve essere ripartita tra la pensione diretta e la conseguente pensione ai superstiti.
Docenti e cappellani. Alcuni insegnanti di religione e cappellani di ruolo, già pensionati dell'Inpdap, possono risultare tra i beneficiari della quattordicesima. Agli interessati, l'ente ha inviato il mese scorso un modello di autodichiarazione dei redditi. Se la restituzione del modello all'Inpdap è stata tempestiva, il bonus viene pagato questo mese, altrimenti è rinviato alla prima rata utile dopo il rientro del modello. Nel caso in cui l'avente diritto sia titolare anche di pensione del Fondo Clero o di altra gestione, la somma aggiuntiva è stata posta a carico della gestione che liquida il trattamento principale, ossia quello con la maggiore anzianità contributiva.
Le operazioni predisposte rispettivamente dall'Inpdap e dall'Inps per il pagamento della quattordicesima, non tengono conto però che sia i docenti di religione sia i cappellani, nella qualità di ministri di culto, percepiscono un reddito annuale superiore al limite stabilito dalla legge per beneficiare del bonus. E quindi non ne hanno diritto. La sistemazione di questa riscossione, in realtà non dovuta, non è certo addebitabile agli interessati. Infatti, i due enti di previdenza sono stati anche troppo tempestivi nei pagamenti, per evidenti problemi di immagine, ed inoltre i pensionati non hanno avuto né il tempo né il modo di poter rappresentare al rispettivo ente di non aver diritto al beneficio. Si pone quindi il problema della restituzione, quasi certamente nel corso del 2008, della quattordicesima, ciascuno al proprio istituto di previdenza. A questo proposito è giusto ricordare che agli extracomunitari che nel 2006 hanno percepito il bonus di mille euro per i bambini nuovi nati, pur non avendone diritto, è stato tranquillamente abbonato l'indebito ed oggi gli ecclesiastici pensionati dell'Inps e dell'Inpdap si trovano in condizioni non dissimili per beneficiare di una sanatoria.
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