“Pollaio” Del Debbio Tutto e il suo contrario
sabato 10 aprile 2021
«AstraZeneca, tutto e il contrario di tutto», è il tema sui cui si è concentrata la puntata di giovedì sera del talk di Rete 4 Dritto e rovescio, definizione più o meno tennistica per dire che si dà voce a tutti. In parte è vero, in parte no, tanto per non smentire il titolo. I momenti del programma sono molteplici, anche perché la lunghezza, come in casi analoghi, è sproporzionata: dalle 21,20 a quasi le una di notte. A gestire le tre ore e mezzo il conduttore unico Paolo Del Debbio, lucchese, 63 anni, un passato politico in Forza Italia, un paio di lauree in filosofia presso Pontifice università, docente di Etica ed economia allo Iulm di Milano, ma che in trasmissione fa l'uomo della strada, il «becero», per sua stessa ammissione, e nell'esprimersi non rinnega la sua origine toscana ricorrendo anche a espressioni forti, come quando rivendica con Mauro Corona (salito da Rai 3 a Rete 4) la libertà di fare in trasmissione quello che vuole. A parte questo, le cose vanno abbastanza bene finché Del Debbio conduce le interviste singole. L'altra sera ad esempio al presidente dell'Agenzia del farmaco, Giorgio Palù, all'infettivologo Massimo Galli e al ministro Luigi di Maio. In questi casi non rinuncia a dire la sua, ma lascia correttamente spazio al pensiero altrui. Il problema, a parte la gestione delle piazze a cui dà voce, sono i momenti di dibattito in studio. È lì che Del Debbio schiera i “suoi” a difesa della piazza: Mario Giordano, Maurizio Belpietro, Francesco Borgonovo, Giuseppe Cruciani... C'è ovviamente il controcanto di politici e giornalisti “governativi”, ma i “suoi” sono più preparati al duello verbale, per cui scatta la solita stucchevole tiritera («Io non ti ho interrotto, o mi fai parlare o me ne vado»), si scatena l'effetto pollaio e non si capisce più nulla. In un servizio sono stati tirati in ballo tra i «furbetti del vaccino» anche i preti, dimenticando che lo stesso conduttore è un vaccinato come docente universitario con le università in didattica a distanza. Almeno i preti stanno tra la gente.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: