Piero Angela brilla anche a tempo di jazz
venerdì 6 luglio 2018
APiero Angela la tv può concedere ormai qualsiasi spazio. Alle soglie dei novant'anni (li compirà il 22 dicembre) il noto divulgatore scientifico si identifica con la storia della televisione italiana. L'ha condivisa tutta, se si considera che, dopo il debutto al giornale radio, è approdato in tv nel 1955, ad appena un anno dall'inizio ufficiale delle trasmissioni. Vanta anche la prima conduzione del Tg2 per poi approdare all'inizio degli anni Ottanta a Quark, il capostipite della serie di divulgazione scientifica più longeva della tv che attraverso piccole variazioni nel titolo è arrivata al Superquark e soprattutto (vera novità di questa stagione) al Superquark Musica, il mercoledì in tarda serata su Rai 1 per cinque puntate, a ruota del Superquark stesso. Piero Angela non hai mai nascosto la sua passione per la musica. Ha iniziato a studiare pianoforte quando aveva sette anni diventando un apprezzato pianista jazz. Non è un caso che la prima puntata di Superquark Musica sia stata dedicata alle sue passioni: il pianoforte e il jazz. Il programma, infatti, parla di musica principalmente attraverso gli strumenti con cui viene suonata. Abbiamo appreso come si costruisce un pianoforte a gran coda, ma anche come funzionavano i clavicembali. Abbiamo visto filmati di grandi interpreti di musica classica, ma anche tanti jazzisti per una sorta di contaminazione dei generi che sembra fare breccia in tv e che avevamo già sottolineato una paio di giorni fa a proposito del Nessun dorma di Rai 5. Angela aggiunge una piccola antologia di ritratti attraverso la riproposizione di incontri realizzati con vari musicisti all'interno di Superquark nel corso degli anni. A volte ne ha pure approfittato per improvvisarsi in qualche duetto. In ogni caso è sempre lui. Qualunque cosa faccia o qualunque argomento affronti lo fa con quel suo stile inconfondibile, pacato e rassicurante, sapiente ma non supponente. Perché il segreto di Piero Angela non sta nell'essere un professore (tra l'altro non si è mai realmente laureato nonostante una decina di lauree honoris causa), bensì nell'essere un buon giornalista che, contrariamente al luogo comune che definisce il giornalista colui che cerca di spiegare agli altri quello che nemmeno lui ha capito, Angela lo capisce, lo traduce e lo rende accessibile ai telespettatori.
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