Paternità: un pro-life atipico nei post di quattro amici digitali
mercoledì 29 maggio 2019
Negli ultimi giorni, dai profili Facebook che scorrono sul mio diario sono uscite, fra tante altre cose, anche quattro storie parallele che definirei «atipicamente pro-life». Sul mio ho cambiato l'immagine: al posto del primo piano che mi ritraeva con mia moglie, una «foto di famiglia» dove siamo assieme ai nostri figli, sul divano di casa. Le reazioni tra i miei 1.309 «amici», tutte affettuose, sono state cinque volte più numerose rispetto a quando pubblico i consueti rilanci del mio lavoro giornalistico. Fabio Colagrande, ottimo collega di Radio Vaticana forte di 4.376 «amici», ha pubblicato senza commentarlo il disegno con il quale il figlio piccolo lo ha accolto al ritorno da una trasferta di lavoro e pure lui ha mietuto pollici alzati e cuoricini in misura superiore alla media, e pari a quelli riscossi dalle sue più fulminanti battute. Anche Riccardo Burigana, docente di storia ecumenica della Chiesa, ha moltiplicato (90 + 127 «mi piace») i consensi che abitualmente riscuote dai 2.493 «amici» nel momento in cui ha pubblicato, senza aggiungere alcun testo, due immagini consecutive che lo ritraggono in ambienti vaticani insieme alla giovanissima figlia. Infine Gino Gandolfo, instancabile educatore e laico impegnato nella Chiesa di Sicilia, ha augurato buon compleanno al figlio sedicenne accompagnando l'immagine che li ritrae vicini con un testo bellissimo, vero e proprio elogio della paternità. Dalla platea dei suoi 4.151 «amici» sono partiti 203 like e affini, il quadruplo di quelli che si guadagna di solito con i suoi apprezzati «buongiorno» quotidiani. Rileggendo il testo di Gandolfo, così intenso ( tinyurl.com/y5wr3z5f ), mi è piaciuto immaginare che nel reagire così festosamente alle altre tre immagini ciascun gruppo di amici digitali vi abbia letto, sebbene inespresse, analoghe emozioni paterne. Condividendo l'idea che «il tempo passa inesorabile, ma avere a fianco» i propri figli «aiuta ad essere una persona migliore».
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