Papa Leone XIV e i social: le cose dette e quelle fatte
sabato 17 maggio 2025
Non si può condensare in una colonna di giornale tutto quello che l’infosfera ecclesiale sta postando sul neoeletto papa Leone XIV. Ma si può accennare a quello che egli, dopo l’elezione e anche prima – grazie alla ferrea memoria del web – dell’infosfera ecclesiale ha detto. Innanzitutto, nella spiegazione stessa della scelta del nome “Leone” ha fatto riferimento alle sfida sociale presente nelle nuove tecnologie, in specie l’IA. Più in dettaglio, sebbene il contesto fosse quello della comunicazione professionale, sono certamente riferibili anche ai cristiani attivi sui social le parole che egli ha rivolto ai giornalisti accreditatisi in Vaticano per raccontare da vicino il conclave (qui su “Avvenire” la cronaca di Mimmo Muolo bit.ly/4j2U7xC e il commento di Danilo Paolini bit.ly/3S4QJao). Penso soprattutto a quanto ha insistito su una comunicazione non aggressiva, non competitiva, che non ricerca il consenso a tutti i costi, che cerca la verità con amore e non usa le parole come armi. E ancora, intervistato da Andrea Tornielli per i media vaticani nel maggio 2023 (bit.ly/4kmaCG5), all’indomani della nomina alla guida del Dicastero per i vescovi, il futuro Leone XIV parla dei social media come «uno strumento importante per comunicare il messaggio del Vangelo», purché usati «bene», cioè con «molta prudenza» e con la necessaria «preparazione». Sottolinea che «dobbiamo pensare più volte prima di parlare o prima di scrivere un messaggio», perché «a volte si rischia di alimentare divisioni e polemiche» e così «fare danno alla comunione nella Chiesa». Conoscere i fondamenti della comunicazione Andando più indietro nel tempo, si trova l’intervento dell’allora padre Prevost al Sinodo del 2012 sulla nuova evangelizzazione, al quale partecipava in qualità di generale degli agostiniani. Il “Catholic News Service”, agenzia di stampa della Conferenza dei vescovi Usa, ha proposto due video che lo riportano in forma integrale (ripresi sui rispettivi blog dal prof. Leonardo Lugaresi bit.ly/3GRJoZl e dal giornalista Sandro Magister bit.ly/4iZUf0J con l’aggiunta di una traduzione italiana non ufficiale); ma già la sintesi pubblicata all’epoca dal “Bollettino del Sinodo” (bit.ly/3ZhYYUs) riporta un’incisiva sottolineatura rispetto all’evangelizzazione digitale: l’evangelizzazione dei padri della Chiesa ha avuto successo «perché conoscevano i fondamenti della comunicazione sociale adeguata al mondo in cui vivevano». Le stesse fonti ripropongono anche una contemporanea videointervista di Francis X. Rocca al futuro papa (bit.ly/45a4Y5o), dove il tema dei media digitali è approfondito per circa 8 dei 34 minuti totali (dal sesto in avanti). Già qui emerge la preoccupazione per un’adeguata formazione a un pensiero critico, nella Chiesa, rispetto ai media; quanto ai social, sui quali – dice – molti vescovi statunitensi e lui stesso hanno degli account, valgono soprattutto in riferimento ai “lontani”, come «un altro modo per raggiungere le persone e farle tornare a riflettere sulla fede»; si deve peraltro essere consapevoli dei rischi insiti nel funzionamento degli algoritmi. Su Instagram 8 milioni di follower in 24 ore A proposito dei social del futuro Papa, il sito “Wired” ha dedicato un dettagliato post (bit.ly/3ZeXZo4) all’account X intestato @drprevost (oggi non più attivo), senza raggiungere la certezza che non fosse un falso ma valutandone, dal punto di vista tecnico, l’alta verosimiglianza (è lo stesso account cui i media generalisti hanno attribuito un credito pressoché pieno). L’articolo descrive l’attività dell’account soprattutto in riferimento ai prevalenti repost, ma non fornisce dati su quanti follower avesse. Neanche un dubbio invece si può sollevare a proposito dei due account @Pontifex su X (bit.ly/4kqz2yj) e @Pontifex – Pope Leo XIV su Instagram (bit.ly/3GSVTnL): la loro (ri)apertura è stata ufficializzata dalla Sala stampa della Santa Sede il 13 maggio, come ha già riferito Camilla Galeri qui su “Avvenire” (bit.ly/4j2EXbx), con conseguente archiviazione “ad memoriam”, disponibile a tutti, dei contenuti dei corrispondenti account di papa Francesco. Arcadia ha monitorato sin da subito la crescita dei follower di papa Leone XIV su Instagram: erano già 100mila dopo tre ore e oltre 8 milioni dopo le prime 24 ore, al ritmo di 5.625 ogni minuto, ovvero 337mila ogni ora. Mentre scrivo il contatore di Instagram segna 13 milioni (erano quasi 10 milioni i follower raggiunti dall’account @Franciscus il 20 aprile scorso), mentre i post sono tre e contengono in tutto 30 immagini, relative al dopo-elezione (17) e alle prime udienze. © riproduzione riservata
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