Papa Francesco contagia i vescovi e forse anche i blog e le riviste
mercoledì 25 maggio 2016
Non lo ricordo ogni volta per non apparire ripetitivo, ma le notizie che riguardano il Papa si rivelano, quasi a ogni mia ricognizione, le più numerose tra tutte quelle digitate sui siti e i blog dell'informazione ecclesiale. Anche negli ultimi giorni rappresentano il 30% del totale, comprese quelle che ritornano, riportando un articolato discorso di monsignor Gänswein ( tinyurl.com/zvqykkf ), sulla decisione di Benedetto XVI di rinunciare a tenere «il timone della barca di Pietro».E compreso un arioso articolo di Luigi Accattoli, che ha monitorato il contagio trasmesso da Francesco ai vescovi italiani. Egli ne annota alcuni sintomi: residenza temporanea o definitiva fuori dall'episcopio, messa quotidiana con un popolo "vero" e con l'omelia e, in subordine (trattandosi di notizie apprese da fonti indirette), predilezione per mezzi e modi di trasporto sobri. Fa anche parecchi nomi, tra i quali i vescovi Sigalini, Brambilla, Zuppi, Ruzza, Tisi, Rigattieri... Di questo pezzo c'è da sapere anche che non l'ho visto sul blog personale del suo autore, bensì su "Il blog del Regno" ( tinyurl.com/zcr3pxe ), neonato alter ego digitale della rinata rivista cartacea (rinata con un diverso assetto proprietario e da qualche giorno anche in una nuova sede).Questo blog somiglia un po' ai vescovi di cui sopra: risiede "in affitto" sulla piattaforma Blogger, non luccica di soluzioni grafiche ricercate, ma promette di predicare, sobriamente, con cadenza quotidiana.Ne parlo non solo per gratitudine, visto che vi compare un link permanente all'edizione digitale di questa rubrica, ma anche per sottolineare che la rinascita de "Il Regno" contiene più web (c'è il nuovo blog, ci sono i più grandicelli "Blog del Sinodo" e "Moralia", c'è la pagina Facebook in buona salute, e c'è sempre il sito vero e proprio), ma contiene anche più carta, visto che dopo un anno di esilio è stata ripristinata, pare a furor di abbonati, anche la sezione di "Documenti". Scelte in controtendenza, che meritano attenzione.
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