Pagamenti veloci per l'accompagno Inps
martedì 31 maggio 2022
Alla serie dei messaggi "ignoti" (quelli non pubblicati sul suo sito) l'Inps ha aggiunto da alcuni giorni il n. 2123 del 19 maggio che meriterebbe ampia e pubblica diffusione, a cura dello stesso Istituto, per i numerosi cittadini interessati ai sussidi economici per l'invalidità civile. La nota dell'ente, inspiegabilmente destinata ai soli uffici locali, riguarda l'indennità di accompagnamento, detta comunemente "accompagno", riservata agli invalidi che secondo la Commissione medica dell'Inps non sono in grado di camminare o compiere da soli gli atti quotidiani della vita. Da alcuni anni, dopo diversi test sul territorio, l'indennità viene liquidata in automatico, senza interventi manuali, ovviamente se l'interessato ha comunicato a monte i dati necessari. Quest'anno spetta nell'importo di 525,17 euro mensili e senza alcun collegamento con i redditi personali. Il pagamento veloce viene ora esteso ad una fascia di cittadini che finora non beneficiava della liquidazione automatizzata. Si tratta degli invalidi civili che hanno superato i 67 anni (cosiddetta "fascia 42") e che attendono l'accompagno già richiesto dallo scorso anno. Oltre a questo gruppo, la procedura in automatico è ora attiva anche per i cittadini il cui verbale positivo di invalidità riporta una data di revisione e, inoltre, per coloro che sono esentati dalla visita di controllo sullo stato invalidante per la presenza di gravi patologie (neoplasie, insufficienza cardiaca o respiratoria, perdite anatomiche ecc.). Per tutti questi casi, in via preventiva il sistema accerta il possesso contemporaneo di altre condizioni: la cittadinanza e la residenza in Italia, l'assenza di ricovero ospedaliero e di deleghe alla riscossione, l'esclusione di quote associative agli enti di categoria Anmic, Ens, Uic. Inoltre il beneficiario dell'indennità automatizzata non deve risultare titolare di altri assegni per invalidità o di accompagnamento liquidati dall'Inail o per pensioni di guerra. In ogni caso, le domande per l'indennità scartate dal processo automatizzato possono essere sottoposte ad una ulteriore istruttoria a cura degli operatori di sede. Sono oltre 2 milioni e 200 mila le indennità in carico all'Inps (dati del Rendiconto 2020), delle quali il 70% riconosciuto oltre i 65 anni di età. Nel complesso, con una marcata presenza femminile del 62%.
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