Ortofrutta a rischio, l'import avanza
domenica 20 ottobre 2019
L'Italia rischia davvero di non essere più il giardino mediterraneo di una volta. Questa è la prospettiva che si delinea per quanto concerne l'ortofrutta, e cioè per uno dei comparti più importanti dell'agroalimentare nazionale. Stando agli ultimi numeri certi sull'andamento dell'interscambio con l'estero, infatti, lo Stivale agricolo potrebbe diventare "importatore netto" di frutta e verdura: un destino amaro che nessuno degli operatori del settore vorrebbe vedere. A lanciare allarme è stata Fruitimprese, associazione del comparto, che ha ragionato sui dati Istat dei primi sette mesi dell'anno. A fronte di un aumento dei volumi esportati (4,8%) vi è stato un calo del 3,3% del loro valore; mentre crescono le importazioni, sia in volume (2,3%) ma soprattutto in valore (12%). È proprio da questi numeri che deriva la constatazione degli osservatori del mercato ortofrutticolo: l'Italia si avvia lentamente a diventare un Paese importatore netto di ortofrutta. Importiamo più prodotti sia in quantità (2,2 milioni di tonnellate contro 2 milioni di esportati) che in valore. Se così in un primo tempo lo "sbilancio commerciale" con l'estero era stato registrato solo per le quantità, adesso si è avuto per la prima volta un saldo della bilancia commerciale negativo in termini di valore per 12 milioni. Certo, non tutte le categorie di merce hanno registrato segni meno: benino pare siano andate le vendite di ortaggi, frutta fresca e secca. In ogni caso, le percentuali di crescita delle importazioni, in volume e valore, sono generalmente molto più alte. Se a questo si aggiunge la deflazione registrata da Coldiretti sui mercati interni, con il -30% dei prezzi della frutta, il quadro drammatico del settore è completo: pochi centesimi al chilo che non riescono a ripagare nemmeno i costi di produzione. Colpa, dicono i coltivatori diretti, delle distorsioni lungo la filiera e delle importazioni «selvagge di prodotto di bassa qualità spacciato per italiano» che invade il mercato. Situazione critica su più fronti, quindi, per la quale è già stato invocato l'intervento del fondo di solidarietà nazionale ma anche nuove politiche di settore tutte da inventare.
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