Ora su Real Time sposarsi è un gioco
giovedì 24 febbraio 2022
Antonio e Cristina, Gianluca e Giorgia, Mattia e (un'altra) Giorgia. A prima vista nessuna delle coppie si è piaciuta. Tutti hanno ammesso che si aspettavano una «moglie» o un «marito» diversi. Ma ormai, come suol dirsi, la frittata è fatta, ovvero il Matrimonio a prima vista, come recita il titolo del docu-reality in onda il mercoledì su Real Time, è avvenuto. Almeno un tipo con la fascia tricolore si è visto e ha pronunciato la domanda di rito se si è venuti a contrarre matrimonio senza alcuna costrizione. Al che uno può anche chiedersi se la partecipazione a un programma televisivo che prevede un matrimonio al buio possa non considerarsi costrizione. Tra l'altro sembra siano migliaia coloro che hanno chiesto di parteciparvi. Il programma, come si sa, prevede la formazione di tre coppie in base a criteri di compatibilità identificati da un trio di cosiddetti «esperti di relazioni sentimentali», dopo di che si procede al matrimonio civile senza che gli sposi si siano mai visti prima. Finita la cerimonia e i relativi festeggiamenti, i due partono per il viaggio di nozze, convivono per un mese come marito e moglie e alla fine decidono se rimanere insieme o divorziare, non prima di essere ripassati al vaglio degli “esperti”. In poche parole, matrimonio e divorzio diventano un gioco. Intanto, annunciata da non poca pubblicità su alcuni quotidiani, è ripartita in chiaro la quinta stagione (ieri sera la seconda puntata) in gran parte già disponibile sulla piattaforma del gruppo Discovery+. In ogni caso, «l'esperimento più controverso di sempre», come gli stessi autori lo definiscono, si conferma cervellotico e verboso, oltre che irrispettoso dell'istituto che dovrebbe fondare la società naturale. Per cui sarebbe bene non parlare di esperimento sociologico, sia pure controverso.
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