Nuovi aumenti sulle pensioni clero
giovedì 22 settembre 2022
Spettano anche ai pensionati in carico al Fondo di previdenza per il clero due diversi aumenti, recentemente stabiliti, per la generalità degli assegni Inps che non superino i 2.692 euro. Il primo incremento è del 2% e si applica sulle rate di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima 2022, a titolo di rivalutazione delle pensioni di gennaio 2023 e che ora viene anticipata. A seguire, dalla rata di novembre viene aggiunto un aumento dello 0,2% che corrisponde alla rivalutazione dello scorso gennaio 2022 e che è stata applicata solo parzialmente (doveva essere +1,9% ed è stata invece dell'1,7%). Con questa operazione spetta anche il conguaglio per i precedenti mesi del 2022. I due interventi producono effetti particolari sulle pensioni dei sacerdoti, tenendo presente che gli stessi aumenti spettano anche sulle pensioni della scuola.
Cosa avviene il 1° ottobre. Non cambia l'importo della rata già in pagamento, che contiene una quota di 524,35 euro a titolo di pensione minima maturata nel Fondo, e una maggiorazione di 6,06 euro per ogni anno versato oltre il minimo di 20. Alla rata si aggiungono ora 10,48 euro in più, co-me anticipo sulla rivalutazione futura del 2%. Altrettanto avviene per le successive rate nell'anno.
Da novembre 2022 si riscuote poi l'aumento di 1 euro (effetto dello 0,2% sopra citato) sulle rate già in pagamento, per cui la pensione minima di quest'anno sale da 524,35 a 525,39 euro. Parallelamente aumenta la maggiorazione da 6,06 a 6.07 euro. Si riscuote inoltre un conguaglio di poco più di 10 euro per il pregresso 2022 intero. Si ritiene che l'aumento di ottobre, essendo solo un anticipo della rivalutazione del 2023, non muta la situazione in corso per i bititolari di pensione soggetti alla riduzione di un terzo della pensione clero. Al contrario, l'aumento di novembre, avendo effetto sin dal gennaio 2022, modifica l'importo corrente in pagamento quest'anno e di conseguenza si riflette, con modesti decimali, sulla riduzione del terzo a carico dei sacerdoti bititolari. In ogni caso, a seguito di più precise rilevazioni dell'Istat sul costo della vita, si potranno verificare modesti ritocchi, insieme ai conguagli di carattere fiscale, che l'Inps prenderà in considerazione nelle operazioni di rinnovo delle pensioni di fine anno per il 2023.
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