National Geographic, indagine su Picasso
venerdì 11 maggio 2018
National Geographic, intesa come rivista, ci informa che a New York saranno messi all'asta due quadri: il primo, Le repos, sarà battuto a 35 milioni di dollari; il secondo, Le Marin, partirà dal doppio. L'autore, manco a dirlo, è Pablo Picasso a cui National Geographic, inteso questa volta come canale televisivo, sta dedicando da ieri (il giovedì alle 20.55) dieci puntate della seconda stagione di Genius. La prima è stata dedicata ad Albert Einstein. In quanto a Picasso (nato a Malaga in Spagna nel 1881), ricordiamo che la sua carriera artistica si sviluppa lungo il Novecento per lo più in Francia, sua seconda patria (dove morì nel 1973), attraversando le avanguardie e influenzando generazioni di pittori. La sua passione e la sua creatività sono strettamente collegate con la sua vita privata, fatta di frequentazione di prostitute (gli amici lo chiamavano “Il Leonardo Da Vinci del bordello”), matrimoni tumultuosi, figli e amanti. Genio e sregolatezza in tutti i sensi, pronto ogni volta a rinnovarsi per sfidare e superare i confini. Genius: Picasso, prodotta da Ron Howard, cerca di rendere in fiction tutto questo. A dare vita e sembianze credibili a Picasso da adulto è l'attore spagnolo Antonio Banderas, anche lui originario di Malaga. Ritmo e colore sono imposti già dalla sigla, mentre il realismo caratterizza la prima sequenza con le doglie della madre, il parto e il taglio del cordone ombelicale del nascituro Pablo Diego José. Inquadrature molte particolari anche per il debutto, nove anni dopo, del piccolo Picasso alla corrida, che diventerà motivo ricorrente nelle sue opere. Poi una serie di flashback per un'altalena temporale tra l'infanzia in Spagna e la maturità in Francia. Significativa la preghiera per la sorella, nel 1894, con il voto di non disegnare più se fosse sopravvissuta alla malattia. Non fu esaudito e si sentì in colpa: «L'ho uccisa io, Dio sapeva che non avrei mantenuto la promessa». A caratterizzare i primi due episodi anche i tempi di Guernica, la grande tela in cui Picasso raccolse tutte le sue storie oltre agli effetti del bombardamento della città nel 1937. Infine, una curiosità per l'apprezzabile segnalazione di National Geographic che sembra d'altri tempi: «Questo programma presenta opere d'arte che possono raffigurare nudità. La visione è a discrezione dello spettatore».
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