Max Giusti fa “Boom” nonostante il format
giovedì 15 settembre 2016
La trasmissione Paperissima sprint rivendica la vittoria su Affari tuoi all'esordio stagionale. Ma al di là di un centinaio di migliaia di telespettatori di differenza, con uno share di fatto uguale, in due hanno messo insieme lunedì scorso un pubblico di oltre sette milioni. E pensare che Striscia la notizia deve ancora partire. Resta dunque ben poco a chi si cimenta nel cosiddetto “access prime time” quotidiano contro Canale 5 e Rai 1. Ma il coraggio non manca. Lo abbiamo visto in Tv8 con Singing in the car e ora in Nove con Boom!, il gioco a premi condotto da Max Giusti, già conduttore dei “pacchi” con cui adesso tenta l'impari confronto. Lui ce la mette tutta, ma il format di origine israeliana (già sperimentato anche in Spagna, Francia e Stati Uniti) regge alla prima, ma poi si rivela ripetitivo. Registrato nella penisola iberica, dove gli studi sono già attrezzati, Boom! è un gioco a squadre (due in ogni puntata) che si articola in tre round. Nel primo, ogni squadra deve “disinnescare” quattro bombe che corrispondono ad altrettante domande a scelta multipla. Per farlo, i quattro componenti di ogni squadra, dotati di tronchesi, devono tagliare i fili collegati alle risposte sbagliate e lasciare quello che corrisponde alla risposta esatta. Se ci riescono, vincono il montepremi associato alla domanda, ma basta tagliare il cavo della risposta corretta per far esplodere la bomba ed essere colpiti da coriandoli e brillantini. Nel secondo round i componenti di ciascuna squadra devono rispondere in due minuti al maggior numero di domande possibile. La squadra che, al termine dei primi due round, ha accumulato il montepremi più alto, diventa campione e accede al terzo e ultimo round per aggiudicarsi il jackpot in palio, che parte da 20mila euro, rispondendo in modo esatto a quindici domande. Quest'ultime non sono semplicissime, ma le precedenti sono piuttosto banali. Per cui se viene meno questa difficoltà, con il jackpot mai troppo alto e la bomba che se anche esplode non fa poi così “male”, addio suspence, addio tensione. Per di più il pubblico non aiuta anche perché spesso non capisce le battute del conduttore sul quale, di fatto, riposa tutto il programma. L'idea del disinnescare tagliando il filo giusto non sarebbe male, ma dura un attimo. Farlo più volte in una sola puntata diventa noioso, figuriamoci tutti i giorni per tutto l'anno.
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