LaF, la rassicurante famiglia Durrell
martedì 31 marzo 2020
La storia dei Durrell si avvia all’epilogo. Sulla sgangherata, ma pur sempre unita famiglia inglese rifugiata a Corfù, in Grecia, a metà degli anni Trenta del secolo scorso a causa di difficoltà economiche, sta per calare il sipario. Gli episodi della quarta e ultima serie vanno in onda il venerdì alle 21,10 su laF (canale 135 di Sky). Al centro delle tragicomiche disavventure ci sono ancora la giovane vedova Louisa e i suoi quattro figli, con il più piccolo, Gerry, che ha la passione degli animali e ha trasformato la casa in uno zoo. È lui il personaggio nel quale, oltre a fornire lo spunto per il titolo (I Durrell – La mia famiglia e altri animali), si rispecchia l’autore dei romanzi autobiografici della «Trilogia di Corfù» da cui la serie è tratta, ovvero Gerald Durrell (1925–1995), naturalista, esploratore e zoologo britannico nato in India quand’ancora era una colonia del Regno Unito. Rispetto alle precedenti stagioni, in quest’ultima si presentano situazioni nuove: un paio di figli sono all’estero e la casa, per ulteriori necessità, viene trasformata in pensione con ospiti di varia umanità, che vanno ad aggiungersi al variegato gruppo di personaggi su cui l’autore dei romanzi così come gli autori della serie tv concentrano la loro attenzione e il loro scavo. Quanto alla storia, in queste puntate finali sembra essersi evoluta, appare più smaliziata, meno ingenua, i doppi sensi si fanno arditi, entrano in modo soft questioni come il tradimento, il divorzio e l’omosessualità, ma lo stile narrativo resta lo stesso, molto lineare, capace di trasmettere, con il supporto delle ambientazioni, una sostanziale serenità. Quello dei Durrell, al di là di tensioni e turbamenti, è un racconto che in questo momento verrebbe da definire rassicurante e rilassante, pertanto consigliabile, tenendo anche conto che le repliche, andando in onda la domenica alle 22.10, possono offrire un’occasione in più per evitare Live non è la D’Urso con tanto di Rosario ed Eterno riposo in coppia con Salvini. Ma a parte certe ostentazioni fuori luogo, resta l’interrogativo su come possa passare dalla D’Urso in lustrini l’informazione di Canale 5, addirittura parte dell’approfondimento. Guardiamoci I Durrell che è meglio.
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